«In Campania è occupato il 27% dei posti di terapia intensiva»
Lo afferma una nota ufficiale dell'Unità di Crisi Regionale
11/11/2020 di Enzo Boldi
In questi giorni (e in queste ore) si sta attendendo una decisione per quel che riguarda l’eventuale passaggio della Campania da zona gialla a zona arancione. C’è stato un balletto di numeri, perché non si parla solamente dei dati sui contagi quotidiani, che ha generato una forte confusione e molti interrogativi sulla decisione del Ministero della Salute. Oggi, però, l’Unità di crisi regionale ha pubblicato una nota in cui parla delle terapie intensive in Campania. E, rispetto alla narrazione quotidiana, i numeri sembrano essere ben diversi.
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«Si comunica che nella settimana del 2-8 novembre la percentuale di occupazione dei posti di terapia intensiva su scala regionale è del 27% – si legge nel comunicato dell’Unità di Crisi regionale della Campania -. L’indicatore di occupazione dei posti letto di terapia intensiva è dato dal rapporto tra il tasso giornaliero di pazienti Covid ricoverati nel giorno indice sul numero di posti letto totali di terapia intensiva attivi nel giorno indice moltiplicato per 100».
Terapie intensive in Campania: occupate al 27%
Un comunicato che, dunque, indica numeri ufficiali sul fronte delle terapie intensive in Campania. Meno di un terzo dei posti disponibili sono occupati. Un numero che, letto così, mostra una situazione sotto controllo. Almeno per quel che riguarda la gestione dei casi Covid-19 più gravi e che necessitano del livello massimo di attenzione e cura ospedaliera. Sarà questo il motivo (e saranno questi i dati) che fanno rimanere la Regione di Vincenzo De Luca in zona gialla? Nel frattempo, nelle prossimi ore potrebbe essere decisa una serrata. Forse solo a livello comunale (Napoli e Caserta sotto l’attenzione). Perché il livello di saturazione delle terapie intensive è solo uno dei 21 criteri su cui si basa la classificazione regionale nel nuovo tricolore italiano.
(foto di copertina: da Canva)