Quelli che segnalano i pro-Trump basandosi su un filtro dell’app di dating Bumble

Il board dell'applicazione aveva persino disattivato questo filtro per 24 ore

20/01/2021 di Gianmichele Laino

Sedotto e segnalato. Potrebbe essere questa la massima per descrivere al meglio quello che, nei giorni scorsi, è stato fatto grazie alla piattaforma di dating Bumble. Si tratta di un’app abbastanza particolare per quanto riguarda il settore. Infatti, nel caso di appuntamenti per coppie eterosessuali, Bumble permette soltanto alle donne di iniziare per prime eventuali conoscenze con possibili partner. L’oggetto su cui ci stiamo concentrando, però, è un altro: le descrizioni per delineare il miglior profilo possibile per avviare un match.

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Bumble per segnalare gli estremisti di destra

Nella scheda personale di ogni utente di Bumble, ad esempio, non ci sono soltanto i tratti fisici da inserire, ma anche gli interessi e tutta una serie di informazioni attinenti alla sfera della vita privata. Tra questi, ci sono anche le preferenze politiche. Bene: la BBC ha notato che, nell’ultimo periodo, sulla piattaforma sempre più utenti stavano cercando di avviare delle conversazioni con persone legate in qualche modo all’estrema destra. L’obiettivo non era certo quello di ottenere un appuntamento galante, ma – al contrario – quello di acquisire informazioni su eventuali coinvolgimenti nelle proteste a Capitol Hill per poi segnalare tutto alle autorità competenti.

In tanti, infatti, stavano settando il proprio profilo su preferenze politiche di stampo conservatore proprio per attrarre il maggior numero di potenziali rivoltosi. Questa particolare tendenza, che è stata notata dal board di Bumble, è però stata bloccata per almeno 24 ore. La società – che nasce da alcuni fuoriusciti di Tinder – ha stabilito che il filtro sulle preferenze politiche veniva impiegato in maniera contraria rispetto ai termini e alle condizioni di utilizzo dell’applicazione e, per questo motivo, aveva deciso di eliminare quella specifica funzionalità.

Dopo aver notato, tuttavia, un vero e proprio boom di proteste – anche su altri social network come Twitter -, Bumble è tornato sui suoi passi. C’era chi aveva accusato l’azienda di voler difendere i manifestanti violenti e chi, invece, aveva minacciato semplicemente di cancellarsi dalla piattaforma perché per lui/lei avere un’indicazione precisa sulle preferenze politiche dei potenziali partner era una informazione essenziale per avviare un match. Insomma, su Bumble si potrà continuare a esprimere il proprio orientamento politico. I rivoltosi di Capitol Hill sono avvisati.

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