La bufala social su pasta Divella e il grano 100% italiano (in realtà usato solo per alcuni prodotti)

È stata fraintesa un'intervista del patron Vincenzo Divella che, di fatto, è stata resa un meme virale. Ma adesso quel meme è un veicolo di fake news

03/03/2022 di Gianmichele Laino

A volte basta creare un meme per diffondere una fake news e per fare un danno potenziale a un’azienda. Ricostruiamo: il patron della pasta Divella, Vincenzo Divella, aveva rilasciato alcune dichiarazioni in questi giorni sulla situazione russo-ucraina. Nella fattispecie, una vicenda in particolare era stata ripresa da Adnkronos: «Oggi – aveva spiegato Divella – è stata bloccata una nostra nave che doveva andare a caricare grano russo proteico di alta qualità nel porto di Rostov. Per alcuni articoli, come grano tenero e duro, il nostro settore mugnaio e molitorio avrà dei problemi». Questa dichiarazione ha rappresentato l’occasione per titoli di diverse testate. Tuttavia, alcune pagine social hanno messo in correlazione questa dichiarazione e l’etichetta che compare su alcune confezioni di pasta Divella, in modo particolare quella integrale: sull’etichetta compare la dicitura 100% grano italiano. La pagina Bari Ai Lov Iu su Facebook ha messo a confronto l’etichetta appena descritta e il titolo del quotidiano Repubblica che recitava Vincenzo Divella: “Il nostro grano è bloccato in Russia”, aggiungendo il commento «C’è qualcosa che non torna»:

Bufala grano Divella, il meme non corrisponde alla situazione reale

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Il problema è che il meme nasce da un equivoco facilmente verificabile. Divella – così come altre aziende che producono pasta e panificati – presenta diverse linee di prodotti: alcune di queste, effettivamente, vengono prodotte con grano 100% italiano, come capita per la pasta integrale. Altre linee, invece, utilizzano grani importati. E questa è la spiegazione che è stata fornita da Domenico Divella, responsabile del biscottificio del noto marchio di pasta e panificati che opera nel sud Italia: «La pasta nel post di Facebook (messa a confronto con l’articolo di Repubblica in cui si parla di importazione di grano russo, ndr) appartiene alla linea integrale che è a tutti gli effetti prodotta nella nostra azienda con semola di grano duro 100% italiano.

L’ articolo a destra si riferisce invece all’ importazione dall’est, oggi martoriato dalla guerra, di grano tenero per la produzione di farine per panificazione e pasticceria essendo l’Italia per la maggior parte produttrice di grano duro». In Italia, viene ricordato, non si può pastificare con il grano tenero, che è invece importante per i prodotti da forno, ma è anche meno reperibile nel nostro Paese, dal momento che la maggiore produzione è quella di grano duro. Inevitabile, per tutte le aziende di pasta e panificati, fare ricorso alle importazioni.

Dunque, non c’è contraddizione tra l’etichetta della pasta Divella riportata nel meme che sta diventando virale sui social network e le dichiarazioni del patron dell’azienda. Ma ogni occasione sembra buona per fare polemica.

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