Hanno bruciato uno striscione per Liliana Segre davanti a un liceo di Moncalieri

La vicepreside Lorella Garbossa si è recata personalmente presso la stazione dei carabinieri di Moncalieri per denunciare l’accaduto. Di quello striscione che i ragazzi avevano scritto in supporto a Liliana Segre e che avevano collocato sulla cancellata che circonda il liceo Ettore Majorana di Moncalieri è rimasto solo un brandello. Ormai, si legge soltanto Majo. Il resto è stato bruciato da un atto che definire vandalico è riduttivo.

Bruciato striscione Liliana Segre davanti a un liceo di Moncalieri

Nella notte di domenica scorsa, 12 gennaio, qualcuno ha pensato bene di dare fuoco allo striscione a favore della senatrice a vita Liliana Segre. Gli studenti lo avevano piazzato lì come monito: «Il Majo è con Liliana Segre». Nessuno aveva avuto nulla da obiettare: i docenti e la preside avevano permesso che il lenzuolo con la semplice scritta rimanesse lì, all’entrata della scuola, quasi a voler esorcizzare quel clima di odio che, nell’autunno del 2019, ha circondato la senatrice scampata dai campi di concentramento di Auschwitz.

La Segre, infatti, era diventato bersaglio sistematico della propaganda sovranista e di destra dopo aver dato il nome a una commissione d’inchiesta parlamentare che andasse a indagare sui crimini di odio e, in modo particolare, sul nuovo antisemitismo che ha trovato albergo in Italia.

«Non è puro vandalismo – ha detto Lorella Garbossa -, è stato scelto l’obiettivo. Altri banner e striscioni appesi non sono stati bruciati, si voleva dare un messaggio. Ora faremo un nuovo striscione perché non ci fermeranno. E ci sarà una cerimonia quando lo appenderemo». Gli studenti, infatti, hanno reagito a quanto accaduto e si sono ripromessi di riprendere il messaggio rivolto alla senatrice. E di realizzarlo su un supporto più resistente, magari plastificato, per evitare che episodi così sgradevoli possano ripetersi in futuro.

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