Il commissario UE Breton mette in guardia Musk: «Conosce le nostre regole sul digitale»

Un avvertimento al nuovo proprietario di Twitter

26/04/2022 di Gianmichele Laino

Il commissario europeo per il mercato interno e i servizi della commissione von der Leyen, Thierry Breton, ha lanciato il suo avvertimento a Elon Musk, dopo la notizia che il magnate di Tesla aveva acquistato Twitter per la cifra di 44 miliardi di dollari. L’avvertimento arriva qualche giorno dopo rispetto all’approvazione, da parte delle delegazioni delle istituzioni europee, del Digital Services Act, il corpus di leggi che dovrà regolamentare i contenuti delle piattaforme digitali e la loro trasparenza nei confronti degli utenti in un insieme di regole senza precedenti, non presente in nessun Paese del mondo. Ma perché Breton avvisa Musk prima ancora che ci siano i presupposti per un vero e proprio scontro?

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Breton avverte Musk: «Dovrà attenersi alle regole»

Il monito del commissario europeo al mercato interno sa tanto di premessa a un rapporto che si annuncerà difficile. Elon Musk, infatti, è un imprenditore ritenuto sicuramente fuori dagli schemi che ha dimostrato, più volte, di avere una propria visione a proposito delle regole che dovrebbero disciplinare l’utilizzo del web, non ultime le piattaforme di social networking.

«Che si tratti di auto o social media, qualsiasi azienda operante in Europa deve rispettare le nostre regole, indipendentemente dalla sua partecipazione – ha scritto il commissario Thierry Breton -. Il signor Musk lo sa bene. Conosce le norme europee sull’automotive e si adatterà rapidamente alla legge sui servizi digitali». Ma potranno esserci motivi di contrasto tra il proprietario di una piattaforma (come Twitter) e la recente intesa sul DSA? Twitter rientra sicuramente nel campo di applicazione del DSA, dal momento che supera la soglia prevista di 45 milioni di utenti al mese che rappresenta il presupposto fondamentale per essere coperto da questo insieme di leggi.

Innanzitutto, all’interno di questo regolamento, si prevede un rigido controllo, da parte delle piattaforme, dei contenuti che vengono pubblicati al loro interno. Ci saranno anche degli osservatori europei che andranno a vigilare sulle questioni aperte e i moderatori dei social network dovranno operare affinché tutto ciò che è illegale offline possa essere considerato illegale anche online. 

Possibili incompatibilità tra il disegno di Elon Musk per Twitter e il Digital Services Act

Inoltre, si richiede ai gestori delle piattaforme una maggiore trasparenza sui loro algoritmi. Si tratta di situazioni che rientrano in quella sfera semantica che sta dietro all’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk: quest’ultimo ritiene infatti che sul social network dovrà essere garantita la libertà di parola, che non è auspicabile la linea del ban permanente dell’utente che violi una delle regole della community, che soltanto in circostanze estreme possa essere richiesto l’intervento della piattaforma stessa su un contenuto postato dall’utente. Si tratta di affermazioni che, potenzialmente, vanno in direzione opposta rispetto a quanto previsto dal Digital Services Act.

Dal momento che l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk potrebbe essere, al più presto, anche una questione politica, ecco allora che Thierry Breton ha deciso di marcare un punto. Bisognerà capire se Elon Musk raccoglierà il guanto di sfida e se intenderà rispondere al commissario europeo.

Foto IPP/Fabio Cimaglia – Roma

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