In che modo i bot aiutano (o ostacolano) nella distribuzione dei vaccini
Esistono una serie di bot che assistono o ostacolano la distribuzione dei vaccini in una sorta di giunga online delle prenotazioni
02/03/2021 di Ilaria Roncone
Produrre e distribuire il vaccino nel mondo è e rimane una priorità per tutti quanti, seppure si tratti di una corsa a ostacoli. Oltre a tutti i problemi relativi all’enorme quantità di vaccino da produrre e distribuire c’è ora una nuova sfida da affrontare, quella dei bot. La sfida dei bot vaccini è quella di farli funzionare correttamente e senza interferenze – che già si sono verificate – creando problemi alle persone che devono prenotare la propria dose online. Negli Stati Uniti si sono moltiplicati i casi di persone che hanno raccontato la difficile esperienza di ottenere un appuntamento per farsi vaccinare e in molti hanno incolpato i bot per gli arresti anomali o per gli slot rubati.
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Come funzionano i bot vaccini
I bot vaccini sono programmi autonomi sul web che servono per aiutare a gestire la questione prenotazione vaccini. In Usa le persone devono controllare più provider per avere accesso agli appuntamenti disponibili e, più o meno in tutti gli stati, la situazione continua ad essere di difficile gestione perché la domanda per fare il vaccino supera l’offerta. Spesso e volentieri accade anche di non poter proseguire nel bel mezzo di una prenotazione. I bot agiscono, tra le altre cose, scansionando i siti web dei fornitori di vaccini per segnalare i cambiamenti – come la disponibilità di nuovi appuntamenti – e sono supervisionati da persone che pubblicano su Twitter o tramite notifiche di testo i nuovi appuntamenti. Esistono però anche i cosiddetti bot “bagarini”, che prenotano automaticamente gli appuntamenti per metterli in vendita.
Sono davvero utili questi bot?
Per molte delle persone che sono riuscite a prenotare la loro dose, assolutamente sì. Già avevamo parlato della situazione vaccini a New York e di come un ingegnere informatico fosse riuscito ad aiutare le persone ad accedere alle dosi disponibili negli ospedali della città. In altri luoghi – come ad esempio nello stato del Massachussets – le persone si sono dimostrate restie rispetto ai bot anche e soprattutto perché non sono democratici. Non tutti hanno accesso a internet o a Twitter per visionare la lista di dosi disponibili e prenotarle, così in molti casi si procede anche prendendo appuntamenti telefonici così da sopperire per coloro che hanno problemi con la modalità di prenotazione online. Esistono anche soluzioni come Vaccine Edge di Akamai, programma sviluppato per aiutare sia i rivenditori che le istituzioni governative a gestire i loro siti grazie a scalabilità, mitigazione DDoS, sicurezza delle applicazioni, ottimizzazione delle prestazioni e capacità di sala d’attesa virtuale.