Ma quella di Vanity Fair sulla rottura tra Bonolis e Bruganelli è davvero una esclusiva?
La rivista ha rilanciato in copertina questa storia, ma i rumors su quello che stava avvenendo erano stati riportati - in precedenza - su Biccy, Dagospia e altri blog
07/06/2023 di Gianmichele Laino
In principio furono Dagospia e Biccy. Poi – e soltanto dopo una sorta di gioco delle parti, in cui venivano dispensate smentite a go go – è arrivata la copertina rivelatrice di Vanity Fair. L’oggetto del contendere è la rottura di un matrimonio, quello della coppia Bonolis-Bruganelli che – dal 6 giugno – è stato ufficializzato grazie al servizio ad hoc di una delle riviste di costume più popolari. Eppure, nei mesi precedenti alcune soffiate sullo stato di salute della coppia erano state registrate da altri siti di informazione e blog. Primi fra tutti, nella fattispecie, Dagospia e Biccy. Quando, però, i rumors erano stati messi in evidenza, Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli si erano profusi in smentite (con tanto di video à la Ilary-Totti) e avevano addirittura messo in dubbio la professionalità di chi, per primo, aveva dato la notizia.
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Bonolis-Bruganelli, la rottura ufficializzata da Vanity Fair, ma che Dagospia e Biccy avevano dato in anteprima
Qualcuno ha definito quello andato in scena a Vanity Fair “falò di confronto”, prendendo in prestito un momento di un fortunato format televisivo. Tecnicamente parlando, è un’intervista doppia in studio, con i due – il conduttore e la produttrice/commentatrice tv – che hanno spiegato i motivi della separazione. La loro viva voce, insomma, per far conoscere al mondo che segue le copertine patinate in Italia il loro personalissime ragioni: «Siamo separati, eppure siamo più uniti che mai – hanno detto -. Continueremo a esserlo per la nostra famiglia, tra di noi. Il sentimento è forte, però non è più quello che ci ha avvicinati». Il resto è un’intervista sulla quale non ci soffermeremo, perché si va oltre il concetto che vogliamo spiegare.
E il concetto è il funzionamento del mondo del gossip, nell’era di internet e dei nuovi mezzi di comunicazione di massa. Oggi, con la possibilità di accedere immediatamente a una pubblicazione – sia sui social network, sia sui portali digitali – è molto più difficile riuscire a portare a termine operazioni come quella fatta dalla coppia Bonolis-Bruganelli su Vanity Fair. Interviste di questo genere, pianificate, concordate, estremamente formali sia nella loro ideazione, sia nella loro realizzazione sono sempre più complesse. Gli spifferi sono sempre dietro l’angolo e c’è sempre un Dagospia (o un Biccy, che può contare su una visibilità a volte maggiore del portale gestito da Roberto D’Agostino) pronto a pubblicarli. Va da sè che, con questa logica, il concetto di esclusiva vada rivisto. Non tanto nella forma, certo, quanto nella sostanza.