Ma è vero che le bollette di luce e gas saranno più care per aiutare i poveri?

Il post è di quelli che mirano a sollevare l’indignazione delle persone e degli utenti dei social network. Innanzitutto, il ritaglio di giornale, «bollette più care» evidenziato in giallo, lo slogan populista che termina con l’esclamazione «roba da matti». Matteo Salvini sta facendo leva su questo concetto per lanciare una nuova ondata di indignazione social contro il governo e alcune sue ‘decisioni’. Di cosa si tratta? Di bollette più care nei prossimi mesi.

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Bollette più care, cosa c’è di vero

Ma cosa c’è di vero nelle bollette più care per alcuni strati sociali della popolazione? Al momento molto poco, dal momento che questa previsione è stata inserita in un emendamento al DL Rilancio (ce ne sono tantissimi che verranno discussi alla Camera e al Senato per la conversione in legge del provvedimento) che – in quanto tale – non è detto che verrà approvato, anzi. La proposta è stata firmata da un esponente del Partito Democratico, Raciti, e da uno del M5S, Manzo.

Bollette più care, come funzionerebbe un meccanismo che – al momento – è scritto solo in un emendamento

Per venire incontro a tutti quei cittadini che, a causa dell’emergenza sanitaria, non hanno pagato le ultime bollette perché in difficoltà economiche, i due parlamentari hanno pensato di prevedere un aumento degli oneri di sistema relativi a luce e gas per sfruttarli in un secondo momento per una detrazione dell’Irpef che potrebbe consentire a chi ne avesse bisogno di far fronte alle spese arretrate sulle bollette. Una misura proposta nel nome dell’equità sociale e sempre relativa a questa situazione di emergenza che si è venuta a creare nella fase post coronavirus.

Ma, come si diceva, innanzitutto si tratta di un emendamento (quindi non c’è alcun aumento automatico delle bollette) e poi non è stato quantificato l’eventuale aumento pro capite per quelle fasce di popolazione che hanno sempre rispettato gli oneri con le compagnie energetiche. Le associazioni dei consumatori sono già sul piede di guerra e stanno svolgendo un’azione preventiva. Tuttavia, non ci sono indicazioni concrete sul fatto che una previsione del genere possa diventare realtà con un voto favorevole del parlamento.

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