Agcom vuole bloccare automaticamente otto tipologie di siti sui telefoni dei minori

Ovviamente, ci sono i siti più sensibili come quelli che contengono contenuti pornografici, ma anche quelli che fanno scommettere d'azzardo. La domanda è: sarà una misura utile?

31/10/2023 di Gianmichele Laino

La domanda che, a tavola, ci si può agevolmente fare è: ma a un minore può essere intestata una scheda sim? La risposta è sì e l’età, ovviamente, cambia a seconda delle policies delle varie compagnie telefoniche. Se si considera la soglia dei 14/15 anni, tuttavia, l’operazione di intestazione della sim deve essere gestita da un genitore; al contrario, ci sono diverse compagnie che consentono a ragazzi d’età compresa tra i 15 e i 18 anni di intestarsi una utenza di telefonia mobile. Attualmente, l’utilizzo della rete mobile di queste sim da parte dei proprietari (e quindi anche dei minori) è stato lasciato abbastanza libero, nel senso che spettava proprio all’utente scegliere quali siti visitare e quali operazioni effettuare con il proprio telefono cellulare. Il tutto nonostante nel 2020 una norma avesse chiesto a tutte le compagnie telefoniche di prevedere dei sistemi di parental control gratuiti su tutti i dispositivi. Ora, invece, si è reso necessario un intervento dell’Agcom che, dal 21 novembre 2023, bloccherà automaticamente l’accesso – sulle sim intestate a minori – a otto tipologie di siti web.

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Blocco su cellulari dei minori, quali sono le categorie di siti vietati dall’Agcom

Armi, pornografia, gioco d’azzardo, violenza (sia perpetrata nei confronti di altre persone, sia perpetrata verso se stessi), crimini d’odio, pratiche che possano mettere a rischio la salute (come anoressia o bulimia), sette religiose, ma anche tutto ciò che impedisce il tracciamento della navigazione. Si tratta delle otto categorie che Agcom ha messo nel mirino e che saranno bloccate immediatamente, al momento dell’acquisto della sim da parte del minore. Poi, una volta compiuti i 18 anni, attraverso lo SPID e il sistema di identità digitale, si potrà richiedere alla compagnia telefonica lo sblocco delle otto categorie.

Resta però una vulnerabilità di fondo. Spesso le utenze telefoniche sono sempre intestate a maggiorenni (è difficile che questa operazione sia effettuata direttamente dal minore) e, quindi, ci sarebbe comunque bisogno di un sistema di parental control più capillare. Inoltre, le pubblicità che – attraverso altre piattaforme come, ad esempio, i social network – promuovono queste particolari categorie di siti saranno comunque consentite o, comunque, sarà impossibile bloccarle. E sappiamo quanto la potenza del marketing possa avere un’influenza, soprattutto su utenti non maggiorenni.

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