I No Green Pass annunciano su Telegram un blocco stradale nell’intero paese il 12 ottobre

Dopo le lotte dello scorso weekend nella capitale su Telegram i No Green Pass e Forza Nuova stanno organizzando un blocco autostradale che mira a coinvolgere tutto il paese

11/10/2021 di Ilaria Roncone

I disordini del weekend nella capitale, con manifestazioni No Green Pass e neofasciste rivendicate su Telegram, non finiscono qui. Sempre su Telegram, su uno dei gruppi attivi nell’organizzazione delle proteste, si legge: «Dal 15 ottobre nessuno deve lavorare più finché non distruggiamo la dittatura intera, non solo il certificato schiavitù». Secondo quanto si legge martedì 12 ottobre si sta organizzando un blocco stradale che mira a fermare il paese in vista del 15 ottobre, data in cui chi non è munito di Green Pass non dovrebbe lavorare.

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Il blocco stradale organizzato dai No Green Pass

Si legge nel messaggio che annuncia i disordini: «Martedì 12 ottobre 2021. Blocco stradale del paese fino a ritiro del decreto che prevede l’obbligo di Green Pass per i lavoratori». L’invito successivo è quello a munirsi di coperte con successiva condivisione dei gruppi che partecipano all’organizzazione del blocco: #IoApro, Movimento italia unita #StopEuropa, Camionisti #NoGreenPass.

L’invito, qualora fosse accolto in maniera estesa, potrebbe creare non pochi problemi dato che la protesta prevede di bloccare con mezzi propri strade lungo le autostrade di tutto lo stivale. L’azione dovrebbe essere coordinata inviando a un indirizzo mail numero di telefono, casello autostradale di partenza e tipologia di veicolo usato.

Comunicati firmati da esponenti di Forza Nuova

Come segnala anche HuffPost, in un altro gruppo Telegram è rintracciabile un comunicato dove si legge: «Fino a che il green pass non verrà ritirato definitivamente la rivoluzione popolare non fermerà il suo cammino, con o senza di noi». Presente la firma di esponenti di Forza Nuova come Luca Castellini, Giuseppe Provenzale, Davide Pirillo e Stefano Saija.

I gruppi presenti su Telegram che organizzano queste rivolte contano qualche decina di migliaia di utenti che, visto quanto accaduto sabato a Roma, stanno riuscendo a organizzarsi in maniera efficace. Anche se Basta Dittatura è stato chiuso è nato un canale sostitutivo tramite il quale, anche grazie all’assistenza degli altri canali Telegram, si è riusciti a organizzare proteste nella vita reale. Non rimane che vedere cosa accadrà domani, consapevoli che nelle proteste – e negli atti di violenza, qualora avessero luogo – sarà coinvolto anche Forza Nuova.

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