Con un bitcoin potevi avere «in omaggio» una serie di immagini pedopornografiche
20/03/2018 di Gianmichele Laino
La scoperta dei ricercatori della RWTH Aachen University in Germania denota come il commercio di bitcoin potrebbe essere illegale in diversi Paesi del mondo. La causa? Una alterazione all’interno della blockchain del bitcoin stesso: qualcuno, infatti, ha inserito in diversi file contenenti materiali pedopornografici (addirittura di abusi sessuali su minori) all’interno dei dati che ogni bitcoin porta con sé. Insomma, ad alcune criptovalute potrebbero essere associati anche dei contenuti decisamente illegali, molto spesso tratti dal deep web.
LEGGI ANCHE > Maurizio Sarri non guardava Fiorentina-Juventus perché parlava di bitcoin | VIDEO
BITCOIN PEDOPORNOGRAFIA, COSA STA SUCCEDENDO
Come è stata fatta questa scoperta? I ricercatori tedeschi sono entrati all’interno della blockchain, ovvero una sorta di registro dove sono contenuti tutti i passaggi che il bitcoin ha fatto dalla sua «istituzione». Sono dati immodificabili, che aiutano la tracciabilità della stessa criptovaluta. A un certo punto di questa «catena», in alcuni casi, i possessori del bitcoin hanno inserito queste immagini di pessimo gusto.
Tra i file proibiti della blockchain alcuni erano dei semplici jpg, altri invece contenevano dei link a centinaia di siti che pubblicano materiali pedopornografici e che operano attivamente nel dark web. «La nostra analisi – sono parole dei ricercatori riportate dal quotidiano britannico The Guardian – mostra che determinati contenuti, ad esempio la pedopornografia, possono rendere illegale il semplice possesso di una blockchain. Sebbene le sentenze dei tribunali non esistano ancora, i testi legislativi di paesi come la Germania, il Regno Unito o gli Stati Uniti suggeriscono che contenuti pedopornografici possono rendere illegale la blockchain per tutti i link legati al dark web».
BITCOIN PEDOPORNOGRAFIA, UN ALTRO PUNTO CRITICO
Dunque, le catene su cui sono basati i bitcoin non contengono soltanto dei dati finanziari. Ed è possibile – secondo i ricercatori tedeschi – che queste manipolazioni con file illegali possano aumentare costantemente. Un altro grave problema per i bitcoin, dunque, dopo la svalutazione che si è registrata negli ultimi mesi. Nel dicembre 2017, la criptovaluta aveva sfiorato il valore record di 20mila euro, mentre oggi è sceso a circa 7000. Ma, a quanto pare, i problemi che i bitcoin devono affrontare sono ben altri.