Bitcoin Day a El Salvador: cosa succede ora che la criptovaluta è moneta legale

Tra critiche e ansie degli analisti, da oggi El Salvador è il primo paese al mondo in cui il bitcoin varrà come moneta legale per l'acquisto di beni e servizi

07/09/2021 di Ilaria Roncone

Martedì 7 settembre entrerà nella storia di El Salvador, paese dell’America Centrale che da oggi ha iniziato la rivoluzione della ciptovaluta. Il primo paese al mondo a dare corso legale al bitcoin lo fa tramite una legge voluta fortemente dall’attuale presidente, Nayib Bukele, che tre mesi fa ha annunciato la decisione che ha fatto discutere il mondo intero. Da oggi il bitcoin potrà essere utilizzato come moneta allo scopo di comprare beni e servizi. Con il bitcoin El Salvador arrivano duecento sportelli atm in tutto il paese per favorire operazioni di exchange e di ritiro con cinquanta filiali abilitati. Ci sarà anche un app rilasciata dal governo per convertire i dollari in bitcoin.

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Bitcoin El Salvador, a ogni cittadino 30 dollari in bitcoin

Il paese ha acquistato 400 bitcoin – l’equivalente di 20,9 milioni di dollari – e ha previsto un fondo di 150 milioni di dollari per finanziare il progetto. A ogni cittadino che sceglie di aprire un wallet nazionale Chivo, da oggi, verrano accreditati 30 dollari in bitcoin. Lo scopo è quello di rendere un paese in cui il 70% degli abitanti non possiede nemmeno un conto corrente un esperimento di avanguardia per il quale morte persone sono scettiche.

Nel mese di agosto – come riporta Wired Italia – la Central American University ha fatto un sondaggio ed è risultato che solo il 4,8% degli intervistati (per un totale di 1.281 persone) sa cosa sia e come si usa il bitcin. Ben il 68% delle persone si è detta in disaccordo rispetto al suo utilizzo come moneta legale e 8 su 10 – nonostante sia un provvedimento governativo – non si fidano.

L’esperimento ha lo scopo di ridurre i costi delle commissioni e di dare una spinta alla sviluppo economico. Le persone più critiche verso questo cambiamento, però, non esitano a dire che c’è il rischio che aumenti il riciclaggio di denaro. Bisognerebbe poi anche considerare il danno di reputazione che il bitcoin di Stato potrebbe comportare agli occhi degli investitori stranieri. Insomma, quello che accadrà è tutto da vedere.

 

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