Biancaneve e il bacio del ‘principe Salvini’: il finale alternativo è esilarante

Il doppiaggio di Amarcord

07/05/2021 di Redazione

Viva il Principe Azzurro e Biancaneve“. Matteo Salvini insorge e interviene nella polemica che si è sviluppata Oltreoceano a proposito della nuova attrazione di Disneyland, dedicata a una delle scene più iconiche della Bella Addormentata nel Bosco: il bacio del Principe Azzurro che libera appunto Biancaneve dall’incantesimo della Strega Cattiva. L’archetipo del bacio non consensuale, è l’argomento del contendere. “Di censura in censura, si arriva al ridicolo. Qui ad essere aggredito, oltraggiato e discriminato è… il buonsenso! Viva la Libertà”, ha detto il leader della Lega che nella sua ‘card’ su Facebook ha riportato la scena tratta dal classico Disney, ricordando proprio che a Disneyland sono “sotto accusa Biancaneve e i sette nani” perché “il bacio del Principe non è consensuale”.

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E allora, proprio partendo da questo contenzioso e dalla risposta di Salvini, sulla pagina Facebook “Amarcord” è spuntato un video esilarante, in cui il leader della Lega prende il posto del Principe Azzurro e, guardando Biancaneve mentre dorme, dice: «Sta parlando di quota 100, legittima difesa, decreti sicurezza, flat tax per le partite iva, la tassa sulle merendine, la tassa sulle bibite gassate, stupratori, spacciatori, rapinatori, terroristi. Razzista, fascista, nazista, populista, sovranista, partite iva, artigiani, commercianti, piccoli imprenditori, liberi professionisti. In Friuli, in Abruzzo, in Basilicata, in Molise, in Sardegna, a Trento, a Bolzano. Vigili del fuoco, carabinieri, poliziotti, finanzieri, penitenziaria. Ho dei difetti, ho dei limiti, ho fatto degli errori, videocamere, scuole sicure, strade sicure, spiagge sicure, blocco degli sbarchi: è la realtà, è la vita». Ed ecco che, di fronte a Salvini sorridente, Biancaneve si risveglia, per la gioia dei Sette Nani. Poi il leader della Lega continua: «Il no all’autonomia, il no alla riforma della giustizia, il no alla flat tax, il no alla tav, no addirittura alle Olimpiadi…». E qui la musica prende il sopravvento. Con un finale alternativo.

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