Cosa ha detto realmente Fausto Bertinotti su Giorgia Meloni

15/12/2019 di Enzo Boldi

La semplificazione giornalistica, soprattutto per quel che riguarda i titoli, rischia di confondere i lettori che (a volte) si limitano a leggere solamente i ‘grassetti’ senza andare nella profondità dell’articolo. Uniamo questi due ‘vizi’ ed ecco che si arriva alla polemica del giorno: quella sul presunto elogio di Fausto Bertinotti a Giorgia Meloni. Il tutto è nato dall’intervista rilasciata dall’ex segretario di Rifondazione Comunista a The Post Internazionale. Un estratto delle sue parole sulla leader di FdI è stato decontestualizzato da alcune agenzie di stampa, dando il via alla confusione social e allo smarrimento dei sostenitori della sinistra.

LEGGI ANCHE > Barbara D’Urso: «Ho sempre votato PCI, ero pazza di Bertinotti e ora voglio Sanremo»

Intervistato dal direttore di TPI, Giulio Gambino, Fausto Bertinotti è stato interrogato sull’ascesa della destra, con un focus – nello specifico – sui due leader che, leggendo i sondaggi, sono premiati dall’elettorato italiano. Su Matteo Salvini non ha usato parole dolci, dicendo di pensarne «tutto il male possibile» e sottolineando come, nonostante gli sforzi, lui non riesca a dare nessun merito al suo operato e al suo modo di fare politica. Ma la pietra dello scandalo social è la dichiarazione su Giorgia Meloni.

Il fraintendimento delle parole di Bertinotti su Giorgia Meloni

L’AdnKronos, lanciando l’articolo con la dichiarazione dell’ex segretario di Rifondazione Comunista sulla leader di FdI, ha titolato: «Bertinotti: Giorgia Meloni corretta e leale». Dichiarazione che, a prescindere, non potrebbe essere criticata dato che si tratta di un libero pensiero di un libero cittadino. Ma si sa: alcuni elogi vengono sempre criticai sui social. La realtà, però, racconta ben altro e quello che sembra un endorsement, ha radici ben più profonde.

La collaborazione corretta e leale

La vera e completa dichiarazione di Fausto Bertinotti, infatti, fa riferimento a un determinato periodo storico: dal 2006 al 2008, infatti, Giorgia Meloni era la vicepresidente della Camera dei Deputati, mentre lui era il presidente. E proprio su questo si è inerpicato l’elogio dell’ex segretario di Rifondazione Comunista che, parlando della ‘collaborazione’ (ed è questa la parola-chiave) in quel biennio ha parlato di «correttezza e realtà» di quella giovane donna che poi divenne la leader di Fratelli d’Italia. Insomma, l’elogio era alla «collaborazione corretta e leale».

(foto di copertina: ANSA/DANILO SCHIAVELLA /gid)

Share this article