Berlusconi intralcia il referendum di Salvini sulla legge elettorale

Matteo Salvini l’ha gridato urbi et orbi: si batterà con tutte le sue forze per bloccare la legge elettorale in chiave proporzionale. Per combattere la sua battaglia ha chiamato a raccolta cinque Consigli Regionali. Sono Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Abruzzo e Sardegna che sono chiamate a richiedere il referendum abrogativo per la parte della legge elettorale che a Salvini proprio non va giù. Ma non aveva fatto i conti con Silvio Berlusconi.

Berlusconi intralcia il referendum di Salvini sulla legge elettorale

Le aspirazioni referendarie di Matteo Salvini dovranno aspettare, almeno un altro po’. Il leader del Carroccio aveva dato l’ordine di votare nei Consigli Regionali entro il 30 settembre la delibera per chiedere la consultazione popolare, ma non aveva tenuto conto della posizione dell’altra forza di coalizione.Da Arcore infatti Silvio Berlusconi manifesta il suo scetticismo. Non è convinto che il maggioritario sia la soluzione migliore, ma nemmeno che lo sia il proporzionale così come lo sta architettando il governo giallorosso. Nella nota del responsabile enti locali di Forza Italia, Sestino Giacomoni, si legge che è meglio attendere «una proposta di riforma elettorale elaborata da tutto il centrodestra».  Ed ecco allora l’ordine del cavaliere ai suoi: astenersi. E voci riportano che, se davvero i forzisti si dovessero astenere, verranno di risposta esclusi dalle liste per le elezioni regionali in Liguria e Veneto del 2020, rispettivamente con i candidati Toti e Zaia. Il risultato della battaglia di veleni è che Salvini ha rinviato il vertice con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni proprio sulle regionali, dicendo che è «troppo impegnato questa settimana»

 

(Credits immagine di copertina: . ANSA/ANGELO CARCONI)

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