Hanno aperto il bando per facilitatori digitali

Era stata una figura annunciata già dal precedente governo, ora pare sia stata attivata

12/05/2021 di Redazione

C’è stata una misura che era stata stabilita dal precedente governo e che aveva fatto discutere al momento della proposta, con il solito strascico di polemiche: quella di istituire dei facilitatori digitali per supportare le generazioni maggiormente sottoposte al digital divide e aiutarle nell’utilizzo di determinati servizi, come ad esempio lo Spid e le app della pubblica amministrazione (che hanno permesso, nel corso di questi mesi, di sfruttare il cashback). Oggi, con un’iniziativa promossa di concerto tra i ministeri per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale e delle Politiche giovanili, è stato aperto il bando facilitatori digitali.

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Bando facilitatori digitali, al via le selezioni

La misura, già nella sua formulazione originaria pensata dalla ministra Paola Pisano, prevedeva una sorta di innovazione nell’ambito del normale servizio civile. L’obiettivo è spingere alcuni enti accreditati a «far crescere le competenze digitali della popolazione e favorire l’uso dei servizi pubblici online per diffondere un approccio consapevole all’attuale realtà digitale», esattamente lo scopo previsto in origine.

Al momento, il bando mette a disposizione mille posizioni. La vera svolta rispetto al passato consiste nel fatto che, per il prossimo triennio, verranno impiegate anche risorse del Pnrr, nell’ambito del programma Next Generation Eu “Reskill and Upskill”, una flagship del più complessivo Next Generation Eu.

Il compito dei facilitatori digitali sarà non soltanto quello di aiutare i cittadini nei processi di digitalizzazione del Paese, ma anche gli Enti che metteranno a disposizione i propri servizi sfruttando le nuove tecnologie. Un’operazione complessiva che ha tutte le caratteristiche del tradizionale servizio civile, slittato però su una prospettiva digital oriented. Tutti gli enti che vorranno partecipare a questo programma potranno sottoporre le proprie domande fino alle ore 14.00 del 29 luglio prossimo: ognuno avrà a disposizione la possibilità di candidare il proprio progetto.

«L’obiettivo dell’Italia è colmare il divario di competenze con almeno il 70% di popolazione digitalmente abile entro il 2026» – è questo l’obiettivo stanziato dal ministro per la Transizione Digitale Vittorio Colao.

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