L’inspiegabile esonero di Ballardini dalla panchina del Genoa

09/10/2018 di Enzo Boldi

Perché Davide Ballardini non è più l’allenatore del Genoa? Il mistero attorno all’esonero del tecnico dei rossoblu non ha ancora risposte. L’ultima partita giocata dal Grifone, per carità, non è andata benissimo con la sconfitta casalinga per 1-3 contro il modesto Parma, ma i risultati di inizio stagione facevano pensare a un anno – finalmente – tranquillo per i tifosi genoani. E, invece, il colpo di scena di Enrico Preziosi alla Enrico Preziosi: via Ballardini e ri-benvenuto a Ivan Juric.

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Una mossa che lascia allibiti. Il Genoa si trova a metà classifica dopo i 12 punti ottenuti nelle prime 7 gare e con la partita con il Milan da recuperare dopo il rinvio della prima giornata per la tragedia del crollo del Ponte Morandi. Un risultato che, per una squadra che non ha ambizioni europee anche a causa del divario tecnico con le prime 6/7 società della Serie A, sembrava poter essere più che soddisfacente. Soprattutto dopo il patibolo su cui ha vissuto nelle ultime non facilissime stagioni.

 

Ballardini lascia il posto a Juric

E proprio Davide Ballardini, dietro quel suo occhiale da sole perenne, sembrava essere l’uomo adatto a sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori rossoblu e a dare un’impronta ben definita al futuro del Genoa. Evidentemente, però, Enrico Preziosi non la pensava così e ha deciso di tagliare con il presente, affidando nuovamente la squadra al fedelissimo Ivan Juric, esonerato lo scorso anno dopo la sconfitta nel derby con la Sampdoria.

Ballardini e il capocannoniere Piatek

Che ne sarà di Piatek? Il polacco, capocannoniere di questa Serie A, sembrava essere il giocatore più evoluto tatticamente grazie agli insegnamenti di Ballardini. Ora, anche per lui, ci sarà una nuova guida. Scopriremo se il talento dell’attaccante rivelazione di questo campionato riuscirà a imporsi anche con Juric. Altrimenti di Preziosi non resteranno neanche i giochi.

(foto di copertina: ANSA/ELISABETTA BARACCHI)

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