Facebook costringerà gli utenti a rischio di essere hackerati ad abilitare l’autenticazione a due fattori

Farà parte del programma Protect e punta a difendere i profili più a rischio

03/12/2021 di Redazione

Meta, già quando si chiamava Facebook, aveva inaugurato un programma – dal nome piuttosto scontato di Protect – che garantiva assistenza a utenti della piattaforma che, in virtù del loro lavoro, erano maggiormente esposti a rischi informatici. Nella fattispecie, le categorie indicate erano attivisti per i diritti umani, politici, giornalisti e altri utenti a rischio. In questo contesto, Meta sta aggiornando le funzionalità del suo programma Protect sdoganando definitivamente l’autenticazione a due fattori e rendendola obbligatoria, per evitare che queste persone possano subire, in futuro, furti di dati o – addirittura – di identità.

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Autenticazione a due fattori per quello che riguarda Facebook/Meta

C’è un cronoprogramma molto rigido che permetterà al social network di attivare le autenticazioni a due fattori per queste categorie a rischio hackeraggio. Negli Stati Uniti questo nuovo modo di accedere alla piattaforma entrerà in vigore a partire dal mese di febbraio. Dopodiché l’indicazione verrà estesa anche in altri Paesi del mondo dove Facebook opera. Ad annunciare l’intenzione della piattaforma è stato Nathaniel Gleicher, il capo della politica sulla sicurezza di Meta che ha indicato quali sono le esigenze in virtù delle quali il quadro è stato mutato: «Finora, in realtà sta andando molto, molto bene: stiamo vedendo ben oltre il 90% delle persone appartenenti alle categorie tutelate da Protect che attivano con successo l’autenticazione a due fattori prima di quella indicazione obbligatoria a livello di date che abbiamo dato per il passaggio al nuovo modo di accedere a Facebook». Un po’ di numeri: 1,5 milioni di utenti si sono iscritti al programma Protect e 950.000 di loro hanno attivato già l’autenticazione a due fattori.

Il caso Pegasus (lo spyware dell’azienda israeliana NSO) ha sicuramente rappresentato un elemento rilevante nell’ambito del processo che ha portato a questa decisione di Meta. Ma anche l’incremento degli attacchi hacker e il fatto che alcune categorie di utenti (attivisti e politici) siano particolarmente bersaglio di malintenzionati ha spinto la società di Zuckerberg a dotarli di un sistema di doppia verifica per l’accesso al proprio account. Oltre alla password, un codice univoco che verrà inviato immediatamente all’utente consentirà di utilizzare il profilo, limitando – di conseguenza – impieghi impropri dello stesso.

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