Cosa ha intenzione di fare Jack Dorsey dopo aver lasciato il ruolo di CEO di Twitter
L'altra società di cui è co-fondatore, Square, sta effettuando una operazione molto forte di rebranding
02/12/2021 di Redazione
Da Square a Block. Da Twitter a Block. Tutto arriva a Block. Negli ultimi giorni, la notizia che ha maggiormente colpito il mercato dei social network e di tutte le attività economiche ad esso connesse è stata sicuramente quella di Jack Dorsey, storico fondatore di Twitter, che ha abbandonato il suo ruolo di CEO. Una pensione dorata? Neanche per sogno. Quando si è imprenditori digitali una volta, lo si è per sempre. E allora Jack Dorsey ha deciso di impegnarsi nell’altra attività “di famiglia”, quella che ha – parallelamente – portato avanti negli ultimi anni, ma che è sempre stata oscurata dalla fama della sua principale occupazione in Twitter.
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Block e la nuova attività di Jack Dorsey
Inizialmente, si trattava di una società che offriva servizi finanziari. Ma negli ultimi mesi ha iniziato a diversificare la propria attività, passando anche a occuparsi di strumenti digitali. Qualche tempo fa, ad esempio, Square ha acquisito le quote di maggioranza nel servizio di streaming musicale Tidal. E per questo motivo la società ha deciso di avviare una forte fase di rebranding, coordinata esattamente alla notizia delle dimissioni di Dorsey da Twitter. Square, dunque, è diventata Block. Se si considera questo pressoché contemporaneo switch di attività, non è peregrino pensare che questo cambiamento sia collegato a una visione molto più verticale di questa azienda da parte dello stesso Dorsey.
Block – ora – è un ecosistema globale di molte aziende unite dal loro scopo di potenziamento economico e serve molte persone: individui, artisti, fan, sviluppatori e venditori. Così viene presentata dal management della società che ha appena cambiato nome. Un futuro nel digitale per Jack Dorsey, anche se da un’angolatura diversa. E società che cambiano nome, del resto, in questa particolare sfera tecnologica, non sono una novità. Facebook/Meta insegnano.
foto IPP/zumapress 2013 – San Francisco, CA, US