«Dopo gli attacchi hacker serve coordinamento Ue e Nato»
A invocare l'aiuto di Nato e Ue nell'ambito degli attacchi hacker all'Italia è Ranieri Razzante, Consigliere per la Cybersecurity del Sottosegretario di Stato per la Difesa
16/05/2022 di Ilaria Roncone
La tensione per la pervasività e per l’efficacia degli attacchi hacker Italia che le istituzioni – dai ministeri agli enti pubblici passando, oggi, per l’attacco al sito della Polizia di Stato – inizia a farsi sempre più pesante e i toni più allarmistici. A dire le parole che danno il titolo a questo articolo è stato Ranieri Razzante, Consigliere per la Cybersecurity del Sottosegretario di Stato per la Difesa, parlando con Adnkronos e evidenziando ulteriormente – se ancora fosse necessario – la misura in cui in Italia non siamo pronti a far fronte ad altre cyber minacce che in questo momento storico potrebbero vederci come bersaglio.
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Attacchi hacker Italia, invocato il coordinamento tra Ue e Nato
«Ribadisco: siamo in guerra! Ed è una guerra per noi più difficile da fronteggiare»: con queste parole apre il suo intervento Razzante commentando gli attacchi che le istituzioni italiane hanno subito negli scorsi giorni. «Non è allarmismo – afferma giustamente, sottolineando la gravità di una situazione che non deve essere presa sottogamba – ma parliamo di insidie potenziali per tutto il sistema Italia, oltre che per l’Europa e per il mondo intero».
«Quando si arriva a colpire i siti delle Istituzioni si è raggiunto il livello massimo della minaccia, soprattutto dal punto di vista geopolitico e geoterroristico», non esita a osservare, e «non esiste, infatti, sia nell’immaginario collettivo che negli alert istituzionali, un pericolo maggiore di quello consistente nel senso si precarietà e di vulnerabilità continua, che solo le minacce cyber possono ingenerare». C’è indubbiamente un forte senso di insicurezza che si sta diffondendo tra tutti i cittadini italiani considerato che servizi come la Difesa e la Polizia possono essere facilmente messi fuori gioco dal lato Internet.
In qualità di esponente della Difesa l’appello di Razzante è preciso e punta verso l’alto: «Torno, con le Istituzioni italiane, a ribadire la necessità di un urgente coordinamento a livello Ue e Nato, non solo in termini operativi ma normativi. Se è vero che conosciamo gli autori degli attacchi, dobbiamo essere in grado di punirli come dovuto per qualsiasi crimine».