Il social media manager di Taffo lancia la prima associazione nazionale di SMM

Riccardo Pirrone si è posto un obiettivo: quello di ottenere un codice Ateco per la categoria

15/07/2022 di Redazione

Da qualche giorno, in Italia, esiste la prima associazione nazionale di Social Media Manager. Si tratta di un gruppo di categoria, che riunisce tutti gli esperti della comunicazione digitale attraverso i social network: l’obiettivo è quello di riconoscere una professione a tutti gli effetti, di costruire intorno ad essa dei codici deontologici e di poterle fornire una visibilità a livello giuslavoristico attraverso la costituzione di codici ATECO per la categoria. A diventare il primo presidente dell’associazione nazionale di SMM è Riccardo Pirrone, CEO di KiRweb (un’agenzia creativa romana), conosciuto per essere il social media manager dell’agenzia funebre Taffo, che si è sempre distinta per l’irriverenza dei toni sui social network.

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Cosa farà e cosa non farà l’associazione nazionale. Innanzitutto, non c’è alcun motivo per pensare – come riportato dal Sole 24 Ore – che questa associazione possa diventare in qualche modo un albo professionale. Semplicemente, l’obiettivo è quello di costruire – anche agli occhi dell’opinione pubblica – un profilo ben determinato della professione, che possa tenere conto degli sforzi che i creativi realizzano nell’ideare le loro campagne promozionali sui social network (siano esse legate a un prodotto oppure a del materiale di stampa om ancora, alle associazioni del terzo settore), che possa elencare dei principi deontologici validi per la professione (in modo tale da evitare le storture che, alcune volte, abbiamo visto nascere proprio dai social network) e che, soprattutto, possa battersi per far ottenere alla categoria dei social media manager un codice Ateco.

Il traguardo di un codice Ateco, infatti, serve per mettere dei paletti ben definiti sia sulle modalità con cui viene svolta questa professione, sia per la sua retribuzione, molto spesso lasciata in un campo aleatorio e non ben identificato. Uno dei commenti riportati da Sole 24 Ore del neo-presidente Pirrone è stato: « È importante far capire che un social manager con competenze certificate, che è tenuto a rispettare un codice etico, rappresenta anche una garanzia contro fake news, odio online e cyberbullismo».

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