Come gli esponenti di Lega e Fdi lanciano il sasso e nascondono la mano sui fatti di Capitol Hill
L'assessora Fdi a Perugia e il capogruppo Lega a Orvieto sono finiti al centro della polemica per i loro post su Capitol Hill
10/01/2021 di Ilaria Roncone
Lei è Clara Pastorelli, assessora a Sport e Commercio del Comune di Perugia in quota Fratelli d’Italia, che ha proposto prima in una story e poi su Facebook questa immagine. Nella foto l’assessora FdI come Jake lo Sciamano, il “volto” di spicco della rivolta a Capitol Hill. E non è la sola a fornire appoggio social a quanto accaduto in Campidoglio Usa, considerato il post sul proprio profilo Facebook di Andrea Sacripanti, capogruppo della Lega al Comune di Orvieto, che propone la presa del ministero dell’Istruzione, peccato solo che «siamo in Italia». Dopo la pioggia di critiche a questi post, ovviamente, i due autori hanno cercato di giustificarsi ma – vista la presa di posizione iniziale – appare evidente l’inutilità di spiegazioni a posteriori.
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Assessora FdI come Jake lo Sciamano: la polemica
L’assessora a Sport e Commercio di Perugia ha mostrato sui social un suo scatto con maglione a stelle e strisce e colbacco, schierandosi apertamente dalla parte dello sciamano Jake e di Trump, cacciato dai social. «Forza sempre e comunque Stati Uniti d’America. Spesso ciò che sembra reale non lo è. Fb bannerà pure me?», si legge nell’immagine, visibile per sole 24 ore. L’immagine è stata ripresa, tra le prime, da Sarah Bistocchi – capogruppo del Pd comunale – che l’ha attaccata: «Spesso ciò che sembra reale non lo è. Anche io vorrei che non lo fosse. Assessore al Comune di Perugia di Fratelli d’Italia». Il post è stato ripreso dai profili social del Partito Democratico, con conseguente pioggia di critiche e – inutili – offese.
Il caso capogruppo della Lega a Orvieto che vuole «assaltare il ministero dell’Istruzione»
Anche il post di Andrea Sacripanti, condiviso dal deputato Leu Andrea Fratoianni, è finito al centro della polemica. «Terminata l’indignazione per quanto accaduto in America, ricordate sempre che i vostri figli a gennaio sono costretti a seguire le lezioni a scuola con le finestre aperte! Io occuperei e assaltarei il ministero dell’istruzione… Ma siamo in Italia!», scrive il leghista. Tentando di giustificare quanto scritto e parlando di «occupazioni pacifiche» – seppure la parola assalto non veicoli esattamente questo tipo di messaggio -, Sacripanti ha respinto le accuse di istigazione alla violenza. Anche in questo caso il post è stato commentato da molte persone che lo hanno insultato, mettendosi – inutilmente – sul suo stesso livello.