Un manifestante ha guadagnato soldi trasmettendo in diretta su DLive gli scontri a Capitol Hill

La piattaforma è ora sotto accusa

09/01/2021 di Redazione

Un manifestante ha guadagnato soldi trasmettendo in diretta streaming sulla piattaforma DLive i concitati momenti in cui stava avvenendo l’assalto a Capitol Hill. Si tratta di un utente, tale ‘Baked Alaska‘ – il cui vero nome è Tim Gionet – che, grazie a un seguito social stimato in un totale di 16mila spettatori, ha ottenuto grazie alle donazioni un totale di 222 dollari.

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In realtà DLive, una piattaforma di streaming decentralizzata che Justin Sun ha acquistato ed integrato in Tron a dicembre 2019, trattiene il 25% di tutte le donazioni effettuate. Gionet, che non è nuovo alla partecipazione a questo tipo di eventi (ha anche partecipato alla manifestazione “Unite the Right” dell’agosto 2017 a Charlottesville, dove si verificarono violenze e scontri), il 6 gennaio si è filmato all’interno del Campidoglio e ha trasmesso in diretta anche il momento in cui è entrato nell’ufficio della presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi.

Secondo alcuni media locali, almeno cinque account, compreso come detto quello di Tim Gionet, hanno trasmesso in diretta su DLive l’assalto a Capitol Hill: si tratta di “Murder the Media”, “Loulz”, “Woozuh”, “Gloomtube” e “Baked Alaska”. Tuttavia, tra questi solo l’utente “Baked Alaska” si sarebbe effettivamente introdotto nel Capitol Building. Fin dalla sua fondazione, DLive ha ricevuto critiche e accuse per aver permesso a vari gruppi estremisti di raccogliere centinaia di migliaia di dollari.

DLive non è stata comunque l’unica piattaforma di streaming usata dai manifestanti: molti video sono infatti stati pubblicati anche su Facebook, Twitter e YouTube. Alcuni contenuti sono stati rimossi, ma altri sono invece circolati, diventando in poco tempo virali. A tal proposito, un portavoce Facebook ha dichiarato: «Le violente proteste avvenute oggi in Campidoglio sono una vergogna. Noi vietiamo l’incitamento e gli appelli alla violenza sulla nostra piattaforma. Stiamo attivamente rivedendo e rimuovendo qualsiasi contenuto che infranga queste regole».

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

 

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