Matteo Salvini vuole ripristinare «l’asse Roma-Berlino»

Deve essere per forza un lapsus freudiano. Altrimenti non si spiega. Insomma, neanche nelle migliori intenzioni (che possono essere quello di un riavvicinamento moderno tra Italia e Germania) un uomo delle istituzioni si può sognare di citare l’asse Roma-Berlino. Invece, Matteo Salvini lo fa in scioltezza, davanti ai giornalisti della stampa estera.

Asse Roma-Berlino, le parole di Matteo Salvini

Il ministro dell’Interno ha dichiarato: «Visti i problemi che ci sono in Francia, l’Europa può ripartire dal dialogo tra Berlino e Roma. L’asse franco-tedesco sta mostrando dei limiti, farò di tutto per rinnovare un nuovo asse RomaBerlino». Il leader della Lega ha accettato l’invito della stampa estera di fare un punto per i giornali stranieri. E ha servito loro, su un piatto d’argento, una gaffe storica di portata gigantesca.

Salvini voleva sottolineare come, in questo momento, l’Italia stia guardando con molto più interesse alla Germania, dal momento che tra la Francia di Emmanuel Macron e il governo Lega-M5S non è mai scoccata la scintilla. Ne esce fuori un richiamo al Terzo Reich, con l’asse Roma-Berlino che rievoca un sinistro passato per la nostra nazione. Tra i vari passaggi, Matteo Salvini ha ricordato anche come questa Europa, con le formulazioni attuali, non possa funzionare: «A mio figlio – ha detto il ministro dell’Interno – voglio dire di aver rifondato un sogno e per questo asse RomaBerlino è fondamentale».

Qualcuno – sui social network – fa notare (non senza un briciolo di preoccupazione dietro all’ironia del tweet) che soltanto l’8 dicembre, la manifestazione della Lega nella Capitale poteva essere paragonata a una sorta di «marcia su Roma». Ora, la rievocazione dell’Asse Roma-Berlino completa il cerchio.

La storia dell’Asse Roma-Berlino

Durante un discorso tenuto a Milano il 1º novembre 1936 fu proprio Benito Mussolini a ricordare come l’accordo raggiunto con la Germania di Adolf Hitler potesse chiamarsi Asse Roma-Berlino. Il passo successivo – che garantì anche il supporto dell’Italia alla Germania nella Seconda Guerra Mondiale – fu quello di definire l’intesa Patto d’acciaio.

Una strana coincidenza. La rievocazione dell’Asse Roma-Berlino arriva proprio nel giorno in cui, in una strada di Roma, le pietre d’inciampo dedicate a una famiglia ebrea sono state vandalizzate. Nucleo fondamentale, tra le altre cose, dell’Asse fu anche la pulizia etnica nei confronti delle famiglie ebraiche, concretizzatasi con la firma delle leggi razziali nel 1938. Matteo Salvini, ex studente di Storia all’università, deve essersi perso qualche passaggio. Oppure, lo conosce benissimo e lo agita come una sorta di spettro sull’Italia.

FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI

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