Non arriva lo scudetto per la Juventus: la Spal vince a Ferrara

13/04/2019 di Redazione

La domanda che ogni giornalista si è fatto nella giornata di oggi è stata: come rendere interessante, o cliccabile, la notizia dell’ottavo scudetto consecutivo da parte della Juventus? Si trattava infatti di un successo talmente tanto scontato da rischiare di andare incontro alla banalità più assoluta. Eppure, il campo di Ferrara ha dato uno spunto. Semplicemente, ha offerto il colpo di scena. La Spal ha vinto al Mazza contro i bianconeri infarciti di riserve, conquistando tre punti fondamentali per la salvezza.

Scudetto Juventus nel nome di Kean? Fino al 60° sì

Non è bastato alla Juve Moise Kean. L’attaccante della nazionale italiana, infatti, ha approfittato degli spazi che gli sono stati concessi nel finale di stagione, quando il titolo era già stato messo in ghiaccio, visto il distacco abissale dal Napoli secondo in classifica. Nessuno come lui, in passato, ha saputo capitalizzare al meglio i minuti offertigli dal proprio allenatore per far riposare i titolari in vista delle fondamentali gare di Champions League (la Juventus, mercoledì, cercherà di superare i quarti di finale contro l’Ajax).

Ma Moise Kean non è ancora riuscito a cucirsi sul petto lo scudetto. È stato lui a divorarsi le motivazioni trascinandosi sulle spalle una sorta di squadra B, quella che ha disputato le ultime sei-sette partite di campionato con i titolarissimi a risposo. Nessuno come lui, in Europa, ha una media-gol in campionato: sei gol in campionato in altrettante partite consecutive disputate. Un gol ogni 47 minuti, considerando le sostituzioni. Anche contro la Spal, Kean ha timbrato il cartellino, ma non è bastato. Bonfazi e Floccari, infatti, rovinano i piani alla Vecchia Signora e riportano a Ferrara una vittoria che mancava da 60 anni. La Spal viaggia sempre più convinta verso il terzo anno di permanenza consecutiva in Serie A. Capolavoro di Leonardo Semplici.

La media impressionante di Moise Kean

La Juventus si consola con Moise Kean: è lui l’attaccante del futuro. E forse anche del presente, visto che la sua sostituzione al 60° lascia presagire almeno uno spezzone di partita contro l’Ajax. Match che, invece, non giocherà uno svogliato Paulo Dybala, finito in terza linea in una squadra che oggi ha affrontato la partita con troppa superficialità. Quasi uno smacco a questo campionato: non importa se mancano sei giornate. Quando si tratta di vincere il campionato, la competizione si rispetta. E invece i ragazzi terribili della primavera juventina hanno pagato lo scotto.

FOTO: ANSA/SERENA CAMPANINI

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