Rozzano, si costituisce l’assassino: «La vittima ha abusato di una bambina»

26/02/2019 di Redazione

La sparatoria si era verificata nella serata di ieri, nel parcheggio del centro commerciale Il Gigante di Rozzano, grande centro alla periferia di Milano. Un uomo di 63 anni, Antonio Crisanti, era stato freddato a colpi di arma da fuoco. Oggi, invece, Emanuele Spavone e Achille Mauriello si sono presentati davanti ai carabinieri per costituirsi e per dare la loro versione dei fatti su quello che, in un primo momento, è sembrato un efferato gesto di vendetta e di resa dei conti, quasi sulla scia delle esecuzioni tipiche della criminalità organizzata.

Rozzano, le motivazioni all’origine del delitto

Stando a quanto riportato dalle prime indiscrezioni, i due che hanno commesso il delitto – il primo materialmente, il secondo in concorso – avrebbero avuto come movente un episodio successo in famiglia. Spavone, infatti, era il fratello del genero della vittima. Le due persone che si sono costituite davanti ai carabinieri hanno affermato che Antonio Crisanti si sarebbe reso protagonista di presunti abusi su una bambina. Sulla vicenda, come si apprende, stava indagando la Procura di Milano.

Per questo motivo, dunque, i due hanno deciso di mettere in atto il proprio piano, di raggiungerlo nel parcheggio del supermercato e di esplodere dei colpi di arma da fuoco contro di lui. Ora si cerca di capire qualcosa in più sulla vicenda e soprattutto di verificare la circostanza raccontata dalle due persone che si sono costituite: Spavone avrebbe sparato materialmente, mentre Mauriello sarebbe stato alla guida dello scooter sul quale i due, dopo il delitto, si sono allontanati.

FOTO: ANSA/FLAVIO LO SCALZO

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