Caso Sea Watch, trovato l’accordo nell’Unione Europea: sei Paesi pronti ad accogliere i migranti

30/01/2019 di Enzo Boldi

Sono ore decisive per le sorti di 47 migranti a bordo della nave della Ong Sea Watch, da giorni in rada a poche miglia dalla costa italiana di Siracusa. Nel corso del vertice di Nicosia (Cipro) sei Paesi hanno trovato l’accordo con l’Unione Europea – e con il Commissario europeo per le migrazioni Dimitris Avramopoulos – per la distribuzione delle persone soccorse nel Mediterraneo la scorsa settimana. Non appena questo accordo sarà ratificato, i 47 potranno ricevere il via libera per attraccare nel porto siciliano prima di essere ridistribuiti.

Nella tarda serata di ieri era stato il premier portoghese Antonio Costa, ad annunciare l’accordo tra cinque Paesi per dirimere questa complicata matassa. Poi, agli Stati che hanno deciso di farsi carico dei migranti a bordo della Sea Watch si è aggiunto anche il Lussemburgo che, quindi, va a sommarsi a Germania, Francia, Portogallo, Romania e Malta. In attesa dell’ufficializzazione di questo accordo da parte dell’Unione Europea, il governo italiano – dopo il vertice notturno a tre Conte-Salvini-Di Maio – si è detto pronto a sbloccare la situazione.

La mediazione dell’UE potrebbe sbloccare a breve la situazione

Nel frattempo, arriva una proposta di accoglienza anche dall’Italia. Si tratta dei ‘Salesiani per il sociale – Federazione Scs/Cnos’ che hanno deciso di raccogliere l’invito di Papa Francesco, proponendo di ospitare nelle proprie strutture del Nord-Est (in particolare tra Udine e Gorizia) cinque dei 13 minorenni a bordo della Sea Watch. «Abbiamo tre case di accoglienza nel Nordest – spiega al Messaggero Veneto il direttore dell’Istituto salesiano Bearzi di Udine, don Filippo Gorghetto – le due in Fvg e quella di Albarè in provincia di Verona».

I salesiani aprono le loro porte ai minorenni a bordo

«Credo che a Udine potremmo ospitare tre ragazzi, ma non ci sarebbe problema a trovare uno o due letti in più. – prosegue il salesiano -. In ogni caso è disponibile anche la struttura dell’ex San Luigi in centro a Gorizia. Noi abbiamo il cuore e le braccia aperti: quando da Roma ci hanno preallertato, tramite i Salesiani per il sociale, ci siamo subito adoperati. I migranti non devono essere un peso, se vengono qua gli diamo la dignità umana che meritano. Mi auguro che mettano piede sulla terra, prima o poi».

(foto di copertina: ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI/FILIPPO ATTILI)

 

Share this article
TAGS