Se vuoi andare a Milano, devi fare il biglietto per Londra: costa meno

Il Corriere della Sera ha affrontato una tematica molto sentita dai turisti italiani e non solo. Essere orientati attraverso le prenotazioni dei biglietti d’aereo non è semplice. Soprattutto se non si è esperti del campo. Un utente che ha deciso di restare anonimo, tuttavia, ha segnalato una pratica piuttosto conveniente per risparmiare sul costo dei voli. La soluzione è semplice: se si vuole raggiungere una destinazione, conviene prenotare un volo più lungo, dove la nostra destinazione è in realtà uno scalo. Così facendo, riportano dal Corriere della Sera, si riesce a risparmiare fino al 70%.

Risparmiare sul biglietto aereo: ecco come fare

Stando a quanto riportato all’interno dell’inchiesta firmata da Leonard Berberi, il Corriere della Sera ha effettuato oltre cento verifiche su questa pratica, ottenendo risultati simili. Lo ha fatto sia attraverso i siti internet delle varie compagnie, sia attraverso quei siti aggregatori, che possono mettere insieme tutte le soluzioni di volo, anche quelle più convenienti.

Esempio classico? Se un passeggero vuole raggiungere Milano, ad esempio, da Bari, conviene prenotare un volo Bari-Londra che faccia scalo a Milano e non un diretto Bari-Milano. Pazienza se saremo costretti a rinunciare alla seconda tratta del viaggio: arrivare nel capoluogo meneghino ci farà risparmiare il 37,4% in meno. Il diretto Bari-Milano dell’Alitalia – ad esempio – del 31 gennaio prossimo costa, in classe economica, 92 euro. La soluzione fino a Londra (che comprende anche la tratta Milano-Londra) costa in tutto 58 euro. Perché dunque non approfittarne, scendere a Milano, risparmiare 34 euro e rinunciare al volo fino a Londra?

Cos’è il fenomeno dell’hidden-city ticketing

Ovviamente, questo discorso vale anche per altre compagnie e anche per altre destinazioni europee. Il fenomeno è molto conosciuto, ad esempio, negli Stati Uniti e noto con il nome di «hidden-city ticketing», oggetto di controversie tra compagnie aeree e siti internet che agevolano gli utenti. Il problema, stando alla tesi riportata dal Corriere della Sera, sta tutto nella formulazione degli algoritmi con cui le compagnie aeree decidono i prezzi dei biglietti. E pare che alcune di queste siano anche a conoscenza del problema.

Certo, per usufruire dell’«hidden-city ticketing» bisogna rinunciare ad avere il bagaglio in stiva. La valigia deve essere trasportata a mano, perché altrimenti finirebbe nell’aeroporto di destinazione finale, senza passare dallo scalo. Tutto il risparmio, così facendo, andrebbe perduto.

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