Vladimir Luxuria contro Daniela Santanché: «Non può parlare di natura, è più rifatta di me»

28/01/2019 di Enzo Boldi

Dopo oltre una settimana dalla messa in onda – in seconda serata – della puntata di Alla Lavagna su Rai3, si riaccendono le polemiche sulla partecipazione di Vladimir Luxuria al programma. L’ultimo round è andato in scena da Massimo Giletti su La7 dove, nel corso di Non è L’Arena, c’è stata una diatriba in diretta tra l’ex deputata di Rifondazione Comunista (e Sinistra Italiana) e la senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè. Il tema caldo? Il poter parlare o meno ‘secondo natura’.

«In natura chi ha la vagina è femmina, chi ha il pene è maschio – ha tuonato Daniela Santanchè -. Lei, con tutto il rispetto, ha il pene e quindi è un uomo». Così si accende il dibattito tra le due, con la pronta replica di Vladimir Luxuria che va a toccare un aspetto molto preciso e relativo alla vita privata della senatrice di FdI: «Non mi parli di natura proprio lei, che ha fatto molti più interventi chirurgici di me per motivi estetici. Sei più trans di me, Dany».

Vladimir Luxuria e lo scontro con Daniela Santanchè

La stoccata è servita e ribadita con un altro appunto di Vladimir Luxuria nei confronti dell’altra duellante nell’Arena: «Ha ragione, femmine si nasce, signore si diventa». La questione che ha portato allo scontro era la partecipazione dell’ex deputata di sinistra alla trasmissione Alla Lavagna dove ha raccontato agli studenti cosa significhi sentirsi una donna intrappolata nel corpo di un uomo e tutte le difficoltà – compresi atti di bullismo – che ha subito da piccola, quando si chiamava Wladimiro e aveva capito che l’essere uomo non era la sua vera identità sessuale.

La Rai ha offerto uno spettacolo contro natura

Il tutto è stato fatto con grane garbo di fronte ai bambini, ma quella sua presenza ha creato panico e paura, con tanto di segnalazioni alla Commissione di Vigilanza Rai fatte dalla Lega e dai suoi rappresentanti. Daniela Santanchè ha attaccato la Rai, ricordando il passato della televisione pubblica che ha «educato milioni di bambini» e che ora – dietro il compenso del canone – ha offerto un qualcosa che (secondo lei) è contro natura.

(foto di copertina da Non è l’Arena, La7 – video RepTv)

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