La pilota vittima di nonnismo? Il Giornale dice che «il cameratismo crea spirito di gruppo»

È una singolare chiave di lettura quella che il quotidiano Il Giornale diretto da Alessandro Sallusti ha deciso di dare al caso di Giulia Jasmine Schiff, l’ex allieva militare che alla Procura militare ha deciso di denunciare episodi di nonnismo. La ventenne di Mira, in provincia di Venezia, lo scorso anno è entrata all’Accademia militare Aeronautica di Pozzuoli ed è stata espulsa in settembre per «insufficiente attitudine militare». Alla Procura militare ha raccontato di aver subito lesioni al rito del «battesimo di volo».

Il Giornale e il «cameratismo» che «non significa nonnismo»

Il Giornale ha preso posizione spiegando che «cameratismo non significa nonnismo» e che «il cameratismo crea spirito di gruppo». In un articolo a firma di Alessandro Gnocchi si legge: «Se resta nell’ambito della goliardia, non trascende in violenza e la ‘vittima’ è consenziente, possiamo forse provare a difendere una tradizione che non riguarda solo le caserme ma anche altre istituzioni, a esempio gli storici collegi universitari».

«L’obiettivo della goliardia (e del cameratismo) – dice ancora Gnocchi sul Giornale – non è sciocco. Quando si entra in un collegio universitario (a me è successo) si corre il rischio di passare quattro, cinque, sei anni senza conoscere il vicino di stanza. Ecco, la goliardia ha proprio questo scopo: evitare l’isolamento, creare spirito di gruppo, stimolare l’orgoglio di appartenere a una storia secolare». Il Giornale elenca dunque diversi esempi di cameratismo, dai lavandini tappati alla pipì nel lavandino, dal piatto con i resti di ogni pietanza allo scroto legato con uno spago. Poi, sulla «tradizione secolare», spiega: «Sono riti di passaggio, a volte possono fare paura ma tutto si risolve in una risata e in amicizia indistruttibili».

Dal racconto della ragazza, riportato dal Corriere della Sera, sembra però emergere qualcosa di diverso dalla goliardia. La giovane parla di un trattamento umiliante e di essere andata più volte in infermeria per curare le ferite. La pilota dopo le sue proteste è stata ripetutamente punita per i suoi comportamenti, con tre lettere di biasimo, un rimprovero e 60 turni di consegna, fino all’espulsione. «Mi punivano per qualsiasi sciocchezza, una pesca addentata a un metro dalla zona consentita, una chiacchiera sulle scale», ha detto. Non proprio uno spirito di gruppo.

Farà chiarezza l’indagine, dunque. E sulla vicenda ha rilasciato una dichiarazione anche il procuratore capo militare Antonio Sabino, che del nonnismo dice: «Non sembra diffuso, sono fatti episodici, sui quali naturalmente stiamo indagando». L’Aeronautica, infine, ha chiarito che «non ammette comportamenti in qualunque modo correlabili al fenomeno del nonnismo che condanna e persegue con fermezza».

(Immagine di copertina da video del Corriere della Sera)

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