Tutte le violazioni commesse da Alfonso Bonafede nella diffusione del video su Cesare Battisti

Ci siamo indignati a proposito del video di Alfonso Bonafede, il ministro della Giustizia che ha postato le immagini – anche quelle più crude, con le manette, la foto segnaletica e il momento dell’acquisizione delle impronte digitali – dell’arresto dell’ex terrorista dei Pac Cesare Battisti. Ma bisogna ricordare che, nell’esibizione di quella clip, ci sono alcuni comportamenti che possono essere configurati come illeciti.

Violazioni video su Battisti: tutti gli errori del ministro Bonafede

Il quotidiano La Stampa ha intervistato il garante nazionale dei diritti dei detenuti, Mauro Palma, che ha elencato tutto quello che non va nel video pubblicato dal ministro della Giustizia. Si è dichiarato sorpreso di questo comportamento da parte del guardasigilli che, a quanto pare, non ha seguito né la prassi, né la legge in questo suo modo di diffondere la notizia dell’arresto di Cesare Battisti.

«Innanzitutto, è stata violata almeno una norma – ha detto Mauro Palma -: l’articolo 42 bis comma 4 del codice di ordinamento penitenziario. Questa norma prevede di adottare tutte le dovute cautele per proteggere il detenuto dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità, anche per evitargli inutili disagi».

Ma non si tratterebbe dell’unica violazione commessa da Alfonso Bonafede. Nel video, giustamente, ci siamo concentrati tutti su Cesare Battisti, sui suoi comportamenti, sul modo in cui veniva trattato. Ma dobbiamo ricordare che, nelle immagini, ci sono anche tantissimi agenti e tanti rappresentanti delle forze dell’ordine. Anche sul modo di presentare queste persone il garante Palma ha espresso delle perplessità: «Gli operatori di polizia che stavano facendo il loro mestiere sono stati esposti in maniera scorretta. Ci doveva essere più attenzione».

Il mancato rispetto per gli agenti (alcuni sotto copertura)

Tra questi agenti di polizia, in modo particolare, ce n’era uno che, al momento dell’acquisizione delle impronte digitali, si nascondeva con gesti insistenti il volto con le mani e con una sciarpa che indossava. Alcuni hanno addirittura ipotizzato che potesse trattarsi di un agente sotto copertura che, una volta mostrato nelle immagini, non potrebbe più svolgere con serenità il proprio compito. Nell’operazione dell’arresto di Cesare Battisti, infatti, sono stati coinvolti anche i servizi segreti che, in quanto tali, non dovrebbero apparire in immagini pubbliche.

 

Share this article