L’inviato del Corriere contro il direttore Fontana, il M5S lo appoggia: «Smaschera le balle sul governo»

Ennesimo episodio controverso, con annesso attacco all’informazione da parte del Movimento 5 Stelle. Stavolta, nel mirino, c’è il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana. Il Blog delle Stelle ha pubblicato una lettera inviata da Ivo Caizzi, corrispondente da Bruxelles della testata di via Solferino, al comitato di redazione. L’oggetto del contendere è capire se, secondo Ivo Caizzi, Luciano Fontana abbia trattato correttamente le notizie che arrivavano da Bruxelles sulla trattativa tra il governo italiano e l’Unione Europea sulla manovra, quando si è stati a un passo dall’apertura di una procedura d’infrazione.

Ivo Caizzi ha accusato Fontana di non essere stato onesto intellettualmente sulla trattativa Italia-UE

Secondo Ivo Caizzi, la notizia non è stata affrontata con serenità e indipendenza dal Corriere della Sera, che avrebbe fortemente esagerato delle notizie nei giorni serrati della trattativa. Il Movimento 5 Stelle, ovviamente, ha cavalcato l’onda, intitolando il post del Blog delle Stelle che riporta questa notizia con la frase: «Corriere della Sera smascherato dal suo corrispondente: le balle sul governo».

Nel post si riporta nella sua versione integrale la lettera inviata da Ivo Caizzi al comitato di redazione. Quest’ultimo contesta alcune notizie offerte dal Corriere della Sera, nei giorni compresi tra il 1° novembre e il 7 novembre. Ovviamente, si tratta di retroscena successivamente superati dalla realtà dei fatti. Ma la tensione, invece, era palpabile in quelle ore e l’Italia – come sarà riportato successivamente anche dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte – ha davvero dovuto mediare con Bruxelles per evitare la procedura d’infrazione.

Le richieste di Ivo Caizzi al cdr di Corriere

A conti fatti, Ivo Caizzi aveva chiesto al comitato di redazione del Corriere della Sera di verificare i seguenti punti:

a) Se il comportamento del direttore Fontana sia stato corretto.
b) Se si può aprire la prima pagina del Corriere con “una notizia che non c’è” del genere.
c) Se il direttore non debba limitarsi a imporre la sua linea attraverso editoriali, opinioni e commenti.
d) Se il direttore ritiene che le “notizie” con annuncio della procedura e smentita della trattativa UE-Italia possano aver influito – magari anche marginalmente e inconsapevolmente – sui mercati finanziari: favorendo di fatto mega-speculatori, che in quei giorni scommettevano capitali ingenti sulla destabilizzazione dell’Italia (e sui conseguenti crolli in Borsa e aumenti degli spread sui titoli di Stato italiani).
e) Se l’attendibilità del Corriere non vada difesa meglio, almeno per ridurre le perdite di copie (con la direzione Fontana siamo già a circa – 120 mila, secondo i dati Ads sulla diffusione totale).
f) Se possiamo augurarci che, dal 2019, il Corriere possa tornare a fare la sua tradizionale “informazione indipendente di qualità” garantendo sempre la massima attendibilità delle notizie: dalla prima all’ultima pagina.

Ovviamente, il Movimento 5 Stelle non ha perso l’occasione per assecondare questa sua ennesima crociata contro qualsiasi tipo d’informazione in Italia.

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