Un presunto messaggio vocale di Nainggolan scuote l’Inter | AUDIO

26/12/2018 di Enzo Boldi

Ti mando un vocale di dieci minuti, soltanto per dirti quanto sono infelice. I Thegiornalisti accompagnano la, oramai, tipica storia natalizia che vede come protagonista il calciatore dell’Inter Radja Nainggolan. Come accaduto già lo scorso anno, con un Capodanno all’insegna di alcol, fumo e bestemmia libera, il calciatore passato alla corte dell’Inter nel corso del’ultima sessione di calciomercato estivo si sarebbe reso protagonista di un’altra polemica che ha fatto il giro dei social: alcune note audio Whatsapp in cui farebbe emergere la sua nostalgia per Roma e per la Roma. I tifosi nerazzurri non l’hanno presa benissimo.

«Mamma mia, sto a fa’ un macello qua, voglio tornare – si ascolta nell’audio condiviso sui social – Mamma mia, mi danno tutti per finito. Ma va bene, tanto ho sempre dimostrato tutto sul campo e poi alla fine sono sempre rimasti tutti zitti. Ma se tra un po’ qualche interista viene a leccarmi il culo, ti giuro, gli rompo il culo». La voce sembra esser proprio quella di Radja Nainggolan, con il centrocampista dell’Inter che poi fa un riferimento al suo desiderio di tornare a vestire la maglia giallorossa della Roma: «Boh, adesso per quanto sono amico di Totti, magari spingerà lui… Ma poi dovrei fare un casino qui per potermene andare, capito?».

 

Le minacce sul profilo social di Nainggolan e di sua moglie

Parole che hanno avvelenato i tifosi dell’Inter che hanno preso d’assalto il suo profilo Instagram e quello della sua compagna Claudia Lai, inveendo contro il centrocampista belga di origini indonesiane e le sue figlie. Un fatto che ha obbligato il «Ninja» a prendere posizione a difesa sua e della sua famiglia attraverso un messaggio sulle sue Instagram Stories. «Per tutte le persone che stanno minacciando mia moglie – scrive Nainggolan -: evitate di prendervela con persone che con quello che sta succedendo non hanno nulla a che fare. Il calcio è uno sport bellissimo e questo non è di certo il giusto esempio. L’educazione prima di tutto, cari tifosi».

 (foto di copertina: ANSA/MATTEO BAZZI)

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