Il governo non «fa 13» e dice addio al Totocalcio

19/12/2018 di Enzo Boldi

Una storia lunga 72 anni, tra alti e bassi fino al triste epilogo finale. Forse l’addio alla mitica e nostalgica schedina del Totocalcio era già nell’aria degli appassionati di scommesse sportive, ma le parole dei giorni scorsi pronunciate dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Giancarlo Giorgetti, avevano riacceso l’interesse nei confronti di un gioco che negli ultimi anni era stato voracemente fagocitato dagli infiniti siti di betting online. Sta di fatto che la Manovra 2019 sancirà l’addio al Totocalcio che sarà sostituito da un altro gioco a premi. Sempre sul calcio, ma con modalità e vincite differenti.

Nessuno potrà più sognare di gridare al mondo «Ho fatto 13!», frase utilizzata molto spesso anche nelle commedie del cinema italiano. Ma, d’altronde, la triste parabola discendente del mitico Totocalcio era evidente a molti. Tantissimi «giocatori» si sono convertiti, nel corso degli ultimi anni, alle piattaforme online per le proprie scommesse. Un mercato che è lievitato sia nei numeri che nelle offerte, con nuovi operatori che sono spuntati come funghi nella rete attirando nuovi (e vecchi) clienti con offerte, bonus e iniziative similari.

Il Totocalcio dice addio dopo 72 anni di storia

Una lenta decadenza che spingeva solo i veri nostalgici della schedina e della penna con cui si oscurava il segno finale (1, 2, o X) su cui si voleva scommettere per una determinata partita. Una delle 13. Se si fosse incastrata la combinazione finale tra tutti e 13 i risultati dei match di serie A, B e C, si sarebbero potuti portare a casa un’immensa quantità di soldi. Ma questo brivido dell’attesa era già stato soppiantato dall’instant betting che permette di avere le eventuali vincite accreditate quasi in tempo reale sul proprio conto. E a nulla sono serviti i tentativi di rinvigorire il mercato delle schedine cartacee con l’avvento del Totogol o de IL9.

A breve un nuovo concorso

Il nuovo gioco che sostituirà il Totocalcio sarà molto diverso: meno «prodotti» disponibili e minore compulsività. Per questa novità è prevista una deroga al decreto dignità – che aveva messo stringenti paletti sulle pubblicità del gioco d’azzardo -, che potrà essere (quindi) promosso dalla Spa pubblica dello Sport che riceverà anche le entrate erariali sui concorsi pronostici sportivi. Cambiamenti che riguarderanno anche la suddivisione delle entrate in base al flusso di schedine giocate: il 75% costituirà il montepremi e sarà restituito in vincite (in precedenza era il 50%); il 5% andrà al concessionario; l’8% andrà al punto vendita; il restante 12% sarà versato nelle casse di Sport e Salute Spa per le attività di promozione del gioco.

(foto di copertina: ANSA – MARIO DE RENZIS)

 

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