C’è una spy story all’interno del governo francese (ed è coinvolta la Corea del Nord)

27/11/2018 di Enzo Boldi

La Corea del Nord non potrà fermare tutto questo. O, almeno, ci stava provando. La storia di spionaggio ad altissimi livelli arriva direttamente dalla Francia dove un Benoit Quennedey – alto funzionario del Senato transalpino – è stato arrestato con l’accusa di essere un infiltrato del presidente Kim Jong-Un all’interno dei palazzi del potere francesi. L’uomo, 68enne, è stato fermato domenica scorsa ed è già stato interrogato dalla DGSI, l’intelligence interna francese.

Benoit Quennedey, tra le altre cose, è anche presidente dell’Associazione di amicizia franco-coreana e di recente ha scritto un libro dall’emblematico titolo «La Corea del Nord, questo sconosciuto: un tentativo di decifrare la Repubblica democratica popolare di Corea». Un personaggio abbastanza influente nei palazzi del potere francesi che, dunque, non ha mai nascosto il suo legame (anche a livello professionale) con Pyongyang. Nel suo recente passato anche molti articoli e viaggi per raccontare il popolo, la cultura e la politica nordcoreana. Tra le sue battaglie anche quella che mira alla riunificazione delle due Coree.

La spia francese dagli occhi a mandorla

La Procura di Parigi ha avviato il procedimento nei suoi confronti, con un’indagine partita dallo scorso mese di marzo e culminata con il suo arresto domenica sera. L’accusa – molto grave trattandosi di un personaggio influente nella politica francese e nei rapporti con i Paesi stranieri – mossa nei suoi confronti è di aver raccolto e consegnato  grandi quantità di informazioni a una potenza estera, con il grande rischio di minare gli interessi fondamentali della Repubblica francese.

Francia e Corea del Nord senza relazioni diplomatiche

Nessun commento è arrivato, finora, dalla Corea del Nord e dai portavoce del presidente Kim Jong-Un, così come è arrivato il più classico dei «no comment» dal Senato francese, dagli uffici stampa e dai membri del governo Macron. Una spy story che rischia di acuire ancor di più le tensioni tra i due paesi. La Francia, infatti, è uno dei due Paesi dell’Unione Europea (l’altro è l’Estonia) a non avere alcuna relazione diplomatica con Pyongyang, che – dal canto suo – non ospita l’ambasciata transalpina nei suoi territori (e viceversa). E così rimarrà finché Kim non metterà fine al suo armamento nucleare.

(foto di copertina: (Credit Image: © Shealah Craighead/Planet Pix via ZUMA Wire)

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