Andrea Scanzi sfotte Udo Gumpel, il «telemerkelista» della lite con Belpietro

27/11/2018 di Redazione

Udo Gumpel, il giornalista tedesco protagonista di una lite in tv con Maurizio Belpietro, come altri opinionisti stranieri che intervengono nel dibattito pubblico in Italia, è un personaggio poco gradito a certa stampa del nostro Paese. Dalle colonne del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi oggi ritorna sull’episodio del botta e risposta a Cartabianca e sulle successive polemiche descrivendo Gumpel come un «portatore bolso di telemerkelismo», che «dall’alto della sua conclamata hybris teutonica, ci spiega da tempo immemore cosa gli italiani debbano pensare dell’Italia».

Andrea Scanzi critica Udo Gumpel: «Supponente, saccente, professorino»

Nel suo «identikit» Scanzi parla di un «uomo, intriso di una supponenza meravigliosamente ingiustificata» che «è portatore sano di merkelismo bolso nei talk-show del mattino». «Non ha mai detto nulla di significativo e per questo – si legge ancora sul quotidiano diretto da Marco Travaglio – lo chiamano ‘Ovviaceo’ di terza fila, alza il ditino e fa il professorino. Poiché magnanimo, Egli ha varcato il confine patrio per donarci misericordiosamente tutto il suo Sapere». Scanzi critica le posizioni del tedesco, spiegando che «del Salvimaio, lui che in tempi di Monti e Gentiloni si sentiva come un puttino nel giardino dell’Eden», che «lui ammette di essere un po’saccente», che «Egli tutto sa». Sulla lite in tv, poi: «Ha trovato sulla sua strada un Belpietro versione Sergente Hartman e una Bianca Berlinguer che gli ha sibilato in diretta che non lo avrebbe chiamato mai più in tv. Povero Udo: neanche il Poro Schifoso era mai stato zimbellato così».

Nel suo articolo Scanzi evidenzia anche un’insicurezza’ degli italiani citando qualche noto osservatore straniero che interviene sulle nostre tv: «Se vogliamo comprendere la politica estera interpelliamo Luttwak, con quella sua bella fierezza da generale che sogna l’odore del napalm al mattino. Se vogliamo conoscere l’economia lo chiediamo a Friedman, simpatico come un diversamente Stanlio. E se vogliamo capire la politica citofoniamo al totemico Gumpel».

(Foto di copertina da archivio Ansa e da video Rai caricato su YouTube)

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