Matteo Salvini e il suo clickbaiting grazie ai gattini

23/11/2018 di Enzo Boldi

La Manovra è stata bocciata dalla Commissione europea? Ma chissenefrega, sono meglio i gattini. E così la serata di Matteo Salvini sui social network si è trasformata in un gattile a rete aperta che ha fruttato ben 30mila nuovi follower. Chissenefrega dei diritti degli esseri umani, chissenefrega dei 49 milioni da restituire allo Stato italiano. Chissenefrega dei condoni, condoncini e condononi. Alla gente interessano i gattini.

Questa «conquista» social è stata esaltata dal quotidiano Libero, che ha esaltato questa svolta animalista di Matteo Salvini grazie alla sua richiesta, poche ore dopo la bocciatura da parte dell’Unione Europea, ai propri followers di postare sulla sua bacheca le fotografie dei propri gattini. Un successo, un boom di immagini inviate e 30mila nuove persone che hanno deciso di commuoversi di fronte all’amore per il felino del leader della Lega e diventare suo fan su Facebook.

La «conversione al gattolicesimo»

Nulla contro il gatto, anzi. Animale amorevole presente in molte case dei cittadini – italiani e non – e che attirano da sempre le simpatie di piccoli e grandi. L’operazione «simpatia» di Matteo Salvini passa anche da questo, dalla sua vita messa in rete sui social – nonostante lui continui a ribadire come sia contrario a questo voyeurismo su Facebook, Instagram e Twitter – e, dai risultati sembra funzionare molto bene. Libero parla di «conversione al gattolicesimo», giocando anche sulle ripetute battute che lo stesso  leghista ripete pedissequamente sulle sue letture dei passi del Vangelo e del bacio al rosario prima di andare a dormire.

Il passato dei «gattini su Salvini»

I gattini hanno accompagnato l’escalation politica di Matteo Salvini. Nel 2015, infatti, un’operazione di trollaggio ha visto proprio protagonista il leader della Lega. «Gattini su Salvini» era l’hashtag di riferimento. Ma in quel momento storico, Salvini non la prese benissimo e annunciò una «pulizia di primavera» sul proprio profilo Facebook. Come si cambia.

(foto di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI)

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