Silvio Berlusconi rinviato a giudizio nel processo sulle Escort

16/11/2018 di Enzo Boldi

Il gup del Tribunale di Bari, Rosa Anna Depalo, ha rinviato a giudizio l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per il reato di «induzione a rendere false dichiarazioni all’autorità giudiziaria» sulla vicenda escort. Gli episodi contestati risalgono al 2008 e al 2009. Al termine dell’udienza preliminare, il giudice ha dichiarato inoltre la propria incompetenza territoriale nei confronti dell’ex direttore de L’Avanti Valter Lavitola, disponendo la trasmissione degli atti ai magistrati di Napoli. Il processo a carico dell’ex premier inizierà il 4 febbraio 2019.

La tesi portata avanti dall’accusa, sostenuta da Pasquale Drago e Eugenia Pontassuglia, riguarda le bugie che i due indagati nel processo per le escort nelle residenze estive di Silvio Berlusconi – Gianpoaolo Tarantini e Lavitola –  avrebbero raccontato agli inquirenti. L’allora presidente del Consiglio, avrebbe fornito all’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, per il tramite di Lavitola, avvocati, un lavoro e centinaia di migliaia di euro in denaro, affinché mentisse ai pm baresi che indagavano sulle escort portate nelle residenze estive dell’ex premier fra il 2008 e il 2009 e sui suoi interessi in Finmeccanica.

L’accusa: Berlusconi pagò le bugie di Tarantini

Nel procedimento contro Berlusconi si è costituita parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha rilevato il danno d’immagine causato dalle condotte dell’ex premier, accusato di aver pagato le bugie di Tarantini.  «Siamo tranquilli che a dibattimento in tempi rapidi il presidente Berlusconi sarà completamente assolto», ha dichiarato l’avvocato Niccolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi insieme con il collega barese Francesco Paolo Sisto, a margine dell’udienza preliminare.

La difesa dell’ex Premier è tranquilla

«Il rinvio a giudizio è giustificato dall’imponente materiale che legittima, secondo il giudice, l’esperimento dibattimentale. – ha spiegato Francesco Paolo Sisto – La necessità di approfondimento del materiale probatorio è propria del dibattimento e non del giudizio di prognosi del gup. Comunque è stata una udienza preliminare in cui c’è stato ampio spazio per tutti, in cui i diritti sono stati ampiamente rispettati. Il dibattimento sarà la fotografia di una difesa che secondo noi è più che sufficiente per ottenere l’assoluzione del presidente».

(foto di copertina: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

 

Share this article