Il Movimento 5 Stelle fa la top 5 dei giornali che «inquinano l’informazione»

13/11/2018 di Redazione

Alla fine, ne resterà solo uno. Stiamo parlando dei giornali. Sembra voler trasmettere questo messaggio il post che il Movimento 5 Stelle ha scritto sul proprio blog, diffondendolo tra i propri militanti. Il titolo dell’articolo è «Il segreto di Pulcinella dell’informazione italiana» e accompagna l’immagine di copertina con i volti di alcuni dei principali editori della carta stampata del nostro Paese: Marco De Benedetti, Paolo Berlusconi, Francesco Caltagirone e Antonio Angelucci.

I giornali che «inquinano l’informazione»

Nel mirino del Movimento 5 Stelle ci sono i cinque giornali che, per una serie di non meglio specificati «interessi industriali», andrebbero addirittura a inquinare il mondo dell’informazione italiana. «Come sanno tutti se è inquinata la falda del fiume, sarà inquinato tutto il suo corso fino a valle – si legge sul Blog delle Stelle -. Così le notizie di questi giornali influenzano la narrazione fatta dalle tv e dai telegiornali perchè partiranno proprio da quelle per raccontare il mondo».

Alla fine, l’elenco è presto fatto: La Repubblica guida la classifica, La Stampa segue a ruota. La motivazione è identica per entrambe le testate: gli interessi industriali di Marco De Benedetti e la sua parentela con Carlo, tessera numero uno del Partito Democratico.

La lista nera dei giornali cattivi secondo il M5S

A seguire, c’è Il Messaggero di Caltagirone, Il Giornale della famiglia Berlusconi, Libero dell’industriale Angelucci. Insomma, una vera e propria lista nera, che il Movimento 5 Stelle promette di approfondire per orientare i propri elettori verso l’informazione che il partito ritiene «corretta».

La mosca bianca, secondo il Movimento 5 Stelle, è rappresentata da testate come Fanpage, che si rendono protagoniste di «inchieste eccellenti, come quella sulla camorra in Campania». Fanpage è l’unica testata che viene citata dal partito con accezione positiva. Quasi quasi ci costringe a pensar male.

Al di là di tutto, però, sorprende e imbarazza come il Movimento 5 Stelle realizzi un articolo così provocatorio e, allo stesso tempo, superficiale e privo di approfondimento, lanciando accuse a caso, semplicemente – forse – perché ciò che viene pubblicato da questi giornali non rientra nel gradimento dei vertici del partito. Bisognerebbe cercare di tenere bassi i toni.

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