Baobab, le forze dell’ordine sgomberano piazzale Maslax a Roma

Si sono presentati questa mattina a piazzale Maslax, presidio Baobab. Gli agenti delle forze dell’ordine hanno sgomberato l’area nei pressi della stazione Tiburtina, dove oltre 100 migranti avevano trovato rifugio, aiutati dai volontari dell’associazione che si occupa di accoglienza. Non si tratta del primo sgombero che ha nel mirino le attività di Baobab. Ma quest’ultimo arriva in un momento estremamente particolare per la storia del Paese e per il rapporto tra i cittadini e i migranti senza alcun diritto. Esulta il ministro dell’Interno Matteo Salvini che su Twitter scrive: «In corso lo sgombero di Baobab a Roma. Zone franche, senza Stato e legalità, non sono più tollerate. L’avevamo promesso, lo stiamo facendo. E non è finita qui. Dalle parole ai fatti»

Sgombero Baobab: cosa è successo il 13 novembre

Piazzale Maslax, un pezzo di asfalto nei pressi della stazione Tiburtina, non è un luogo geografico che esiste sulle mappe di Roma. È stato semplicemente ribattezzato così dai volontari dell’associazione, per ricordare Maslax Maxamed, un 19enne somalo che si è tolto la vita a Pomezia, vittima della depressione in seguito alla scarsa assistenza che ha avuto dal sistema di accoglienza ufficiale dello Stato italiano. All’interno del piazzale, i volontari del Baobab fornivano un’assistenza minima ai migranti che si affacciavano nell’area.

Oggi, invece, le forze dell’ordine si sono presentate con i loro mezzi per sgomberare il territorio. Si tratta per lo più di persone che dormono in strada e che non hanno ricevuto – come affermato dall’associazione Baobab – alcune proposta di ricollocazione dal comune di Roma. Così, mentre in un primo momento sono stati letteralmente circondati dagli agenti intervenuti, in un secondo momento sono arrivati dei pullman con i quali i migranti saranno trasferiti, con ogni probabilità, verso l’ufficio immigrazione di via Patini.

Le reazioni politiche dopo lo sgombero del Baobab

Lo sgombero del presidio Baobab ha immediatamente scosso gli ambienti politici più sensibili alle tematiche dell’immigrazione. «Grande preoccupazione e solidarietà totale ai volontari del Baobab – ha scritto sui social Pippo Civati, esponente di Possibile -. Le istituzioni che si sono sempre disinteressate al problema dell’accoglienza, ora intervengono per sgomberare. L’immagine più chiara delle scelte politiche di questo paese». Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali rincara la dose: «Lo sgombero del presidio del Baobab a Roma rappresenta l’ennesima tappa di una escalation repressiva inutile e sbagliata. L’unica illegalità inaccettabile è quella che costringe persone a dormire in strada».

[FOTO da account Twitter Baobab Experience]

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