I giornalisti contro le parolacce di Juric

12/11/2018 di Redazione

I giornalisti contro Ivan Juric, l’allenatore del Genoa che sabato sera, nel corso della conferenza stampa dopo la partita persa con il Napoli, ha rivolto parolacce ad un loro collega. I professionisti dell’informazione con un comunicato invitano il tecnico rossoblu ad evitare «eccessi verbali» ed evitare un «precedente pericoloso».

I giornalisti contro Juric per le parolacce in conferenza stampa

L’Associazione Ligure dei Giornalisti e il Gruppo ligure Ussi «stigmatizzano – si legge nella nota – il comportamento dell’allenatore del Genova Ivan Juric che nel corso della conferenza stampa dopo la partita di sabato sera col Napoli ha risposto con maleducazione e parolacce alla domanda di un collega. Nel pieno rispetto dei ruoli, invitiamo il mister rossoblu a esprimere le sue opinioni come sempre in assoluta libertà ma senza eccessi verbali. Crediamo si tratti di un precedente pericoloso per chi tutti i giorni è chiamato a svolgere la nostra professione. Domandare è lecito, rispondere è cortesia: soprattutto è opportuno rispondere con un linguaggio adeguato non solo a beneficio dei colleghi ma anche di chi segue i servizi giornalistici, in questo caso gli appassionati di sport. E ricordiamo a Ivan Juric e al Genoa che i cronisti, nelle conferenze stampa e nelle interviste, fanno domande per raccontare i fatti». «La nostra speranza – conclude la nota – è che la vicenda resti un episodio isolato».

L’ira dopo una domanda non gradita

Sabato sera, dopo la sconfitta casalinga per 2 a 1 contro il Napoli, Juric (a rischio esonero) in conferenza stampa si è arrabbiato alla domanda di un giornalista che non riguardava i 90 minuti di gioco ma il rapporto con la società. «Ha parlato con il presidente dopo la partita?», aveva chiesto il cronista. La risposta del tecnico: «Che caxxx di domande fai? Non rompere il…». L’episodio è passato quasi sotto silenzio.

(Foto di copertina da archivio Ansa: Ivan Juric durante Genoa-Napoli. Credit immagine: ANSA / SIMONE ARVEDA)

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