Di Maio come Fassino: «Bankitalia? Fondi un partito, vediamo quanti voti prende»

09/10/2018 di Enzo Boldi

Nuovo giorno, nuovo scontro. Il duello di oggi vede in campo Luigi Di Maio e la Banca d’Italia. Quest’ultima ha espresso oggi le proprie valutazioni sulla nota d’aggiornamento del Def e ha spiegato come sia inopportuno e dannoso fare un passo indietro sul tema pensioni e legge Fornero. Non poteva mancare l’immediata risposta del vicepremier a Cinque Stelle che ha replicato al giudizio di Bankitalia con una battuta che ha ricordato molto da vicino la «profezia» di Piero Fassino.

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«Se Bankitalia vuole un governo che non tocca (sì, tocca e non ‘tocchi’, ndr) la Fornero, la prossima si volta si presenti alle elezioni con questo programma – ha scritto su Twitter Luigi Di Maio -. Nessun italiano ha mai votato per la Fornero. È stato un esproprio di diritti e democrazia che viene rimborsato. Giustizia è fatta. Indietro non si torna». Un concetto che ha fatto riecheggiare nella mente l’intervento di Piero Fassino a Repubblica Tv di qualche anno fa.

Di Maio Bankitalia, la profezia di Fassino

Era il 2009 e l’ex Sindaco di Torino era ospite negli studi della web Tv del quotidiano allora diretto da Ezio Mauro. Parlando di Beppe Grillo e del suo continuo riferimento a tutto ciò che avveniva nel mondo della politica italiana, Piero Fassino ebbe l’ardore di predire il futuro: «Se Grillo vuol far politica fondi un partito. Metta in piedi un organizzazione, si presenti alle elezioni e vediamo quanti voti prende».

Di Maio Bankitalia e il partito delle banche

La fine della storia la sappiamo: Grillo ha fondato un partito (pardon, un Movimento), ha messo in piedi un’organizzazione, si è presentato alle elezioni e ha preso dei voti. Molti, o comunque abbastanza per poter vincere le comunali in alcune città importanti (si partì con Parma e il sindaco Pizzarotti, prima di arrivare a Roma e Torino con Raggi e Appendino) e ottenere un numero talmente importante da garantire al M5S di riuscire a formare un governo con la Lega. Adesso siamo curiosi di vedere se qualcuno dalle stanze di Bankitalia sia pronto a seguire la profezia di Di Maio.

(foto di copertina: ANSA/CLAUDIO PERI)

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