I conti sulla manovra: mancano ancora 15-20 miliardi per le principali promesse M5S-Lega

03/10/2018 di Redazione

La prossima manovra finanziaria basterà per realizzare in toto le principali promesse elettorali di Movimento 5 Stelle e Lega, messe nero su bianco nel contratto di programma sottoscritto da Luigi Di Maio e Matteo Salvini alla vigilia della nascita del governo Conte? A quanto pare no. Per far quadrare i conti pubblici con il superamento della legge Fornero (quota 100 sulle pensioni), la flat tax e il reddito di cittadinanza mancherebbero ancora 15-20 miliardi di euro e bisognerebbe aggiungere quindi altro denaro alla spesa in deficit già programmata con la nota di aggiornamento al Def.

 

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Manovra, per reddito di cittadinanza, flat tax e quota 100 servono altri 15-20 miliardi

La stima è stata pubblicata oggi sul Corriere della Sera (articolo di Mario Sensini):

Al momento il disavanzo «tendenziale» del prossimo anno, quello che si avrebbe senza fare assolutamente nulla, è intorno all’1,2-1,3% del prodotto interno lordo. Sommando 0,8 punti che servono per eliminare nel 2019 gli aumenti dell’Iva il deficit salirebbe al 2%. Mettendoci sopra le risorse per finanziare il nuovo piano di investimenti pubblici di cui ha parlato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, due decimali di Pil, si arriverebbe già al 2,2%. E così i fondi per avviare la riduzione delle tasse per le imprese e le partite Iva, il reddito contro la povertà e riformare le pensioni, si ridurrebbero, restando al 2,4% di deficit, ad appena 3-4 miliardi.

L’imperativo è dunque, quello di trovare altre risorse. Impresa per nulla semplice.

(Foto di copertina: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il ministro dell’Economia Giovanni Tria alla Camera. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)

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