Leggi sulla dieta vegana: perché se ne parla sempre ma non si conclude mai?

Sono anni, e legislature, che sentiamo parlare di proposte di legge che assicurino la presenza di menù vegetariani e vegani nelle mense pubbliche e private convenzionate. L’ultima, anzi l’ennesima è quella presentata alla Camera da Michela Vittoria Brambilla. Vengono presentate appunto, ma non arrivano mai alla discussione. «Noi le presentiamo, poi sul perché non vengano calendarizzate deve chiederlo ai capigruppo, noi il nostro lavoro lo facciamo» commenta la senatrice Monica Cirinnà, co-firmataria insieme a Gabriella Giammanco della proposta depositata in commissione sanità.

Leggi sulla dieta veg, il testo bipartisan

Il testo presentato alla camera da Michela Vittoria Brambilla è lo stesso presentato alla commissione sanità del Senato. Una proposta che va oltre gli schieramenti politici quindi, essendo sostenuta dal Partito Democratico e da Forza Italia. «Speriamo che lavorare di concerto porti a un risultato» si augura Monica Cirinnà. Un’operazione necessaria visto che, secondo quanto dichiarato da Brambilla oggi all’Ansa, «il numero di vegetariani e vegani in Italia è aumentato». Nel testo viene previsto che le mense pubbliche o private convenzionate debbano offrire almeno due menu vegetariani e uno vegano, con caratteristiche nutrizionali complete. «Per chi non provvede sono previste multe salate, da 2.500 a 10.000 euro», continua.

Leggi sulla dieta veg, implicite nelle linee guida

Nel 2010 il Ministero della Salute ha diramato le “Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione collettiva“, dove vengono indicate anche le direttive per le mense scolastiche. In particolare si prevede che siano «assicurate adeguate sostituzioni di alimenti correlati a ragioni etico religiose o culturali» previa richiesta dei genitori. Insomma, le scelte vegane e vegetariane dovrebbero rientrare nelle ragioni “etiche” o “culturali”, ma secondo Michela Brambilla la realtà è diversa: «Le persone a casa adottano uno stile di vita veg, ma poi vanno nella mensa aziendale, vengono ricoverate in ospedale, i figli mangiano a scuola… e tre volte su 4 non trovano un menù adatto alle loro scelte» ha dichiarato all’ANSA. Spesso infatti il menù vegano consiste in un contorno, e non in un pasto correttamente bilanciato.

Leggi sulla dieta veg, «evidentemente ci sono altre priorità»

Perché una proposta di legge venga poi effettivamente discussa, c’è bisogno che i capigruppo la calendarizzino. Cosa che chiaramente continua a non avvenire quando si parla di vegani e vegetariani. Testi simili erano stati presentati nel 2013 in senato (a firma di Cirinnà, Amati, Granaiola) e ancora prima nel 2009 per iniziativa di Marco Perduca (PD). Solo per citarne alcune, tra le tante mai calendarizzate e mai prese in esame. «Evidentemente le priorità sono diverse» dice Monica Cirinnà, e quando le chiediamo se stavolta si senta più positiva risponde: «Lo lascio decidere a lei se questo governo possa essere positivo su qualsiasi cosa. Secondo me no»

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(Credits immagine di copertina:  pixabay CC0 Creative Commons)

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