Ucciso dal vicino per colpa di un Barbecue

Le liti tra i vicini scattano sempre per cose, tutto sommato, da nulla. L’ultima lite tra Cosimo D’Aleo e Piero Billitteri è però finita in tragedia. Quest’ultimo ha infatti sparato al condomino a sangue freddo, di fronte alla famiglia perché «il fumo del barbecue gli dava fastidio». Succede a Palermo.

Morto per un barbecue, dai litigi allo sparo

La strada è quella di via Sferracavallo 108, dove al piano terra della palazzina viveva la vittima, Cosimo D’Aleo. Al piano di sopra Piero Billitteri, con cui spesso si ritrovava a litigare per questioni tipicamente da vicinato: la televisione dal volume troppo alto, la biancheria stesa male, un’auto parcheggiata in maniera disordinata o fastidiosa. Ma a far scattare una volta per tutte Billitteri dopo mesi di screzi, è stato il fumo del barbecue: «Impuzzava il mio terrazzo» avrebbe sussurrato ai poliziotti.

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La fatale lite sarebbe scoppiata la sera di martedì 21 agosto intorno alle 20, quando Billitteri era sceso a lamentarsi del fumo del barbecue del vicino, un muratore di 43 anni. Come al solito, i due hanno litigato animatamente, quando il 60enne è risalito al primo piano della palazzina per poi ridiscendere con una  pistola di piccolo calibro. L’uomo ha sparato due colpi, uccidendo all’istante D’Aleo di fronte allo sguardo dei familiari. Dopo essere risalito nel suo appartamento, Billitteri è velocemente sceso per fuggire a bordo della sua Ford Fiesta. Il mezzo è stato ritrovato poco prima di mezzanotte nel quartiere vicino, permettendo ai poliziotti della squadra mobile di restringere il campo di ricerca. Hanno poi trovato e arrestato il colpevole di omicidio in un magazzino.

(Credit Image: © Patrick Lefevre/Belga via ZUMA Press)

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