Di Maio si è scelto la scorta con due carabinieri di Pomigliano. La replica: «È una fake news»

09/08/2018 di Redazione

Luigi Di Maio si è scelto la scorta con due carabinieri di Pomigliano d’Arco. È quanto racconta oggi il quotidiano Repubblica in un articolo a firma di Carlo Bonini che spiega come il ministro di Lavoro e Sviluppo Economico sia stato il primo degli uomini nuovi al potere a inciampare sulla sicurezza personale, confondendo gli agenti con i moschettieri del Re.

Di Maio si è scelto la scorta con due carabinieri di Pomigliano D’Arco, la sua città?

Stando a quanto ricostruito, il capo politico del M5S, ha chiesto espressamente che gli uomini assegnati dall’Ufficio Centrale Interforze a protezione della sua incolumità e della privacy dovessero far parte due carabinieri la cui caratteristica professionale, oltre a quella di essere stati già impiegati nelle scorte, è quella di provenire dal collegio elettorale di Pomigliano, la città del vicepremier. Scrive Bonini:

Due “compaesani” a chiamata diretta, insomma. Questione che si è rivelata di soluzione meno agevole del previsto. A Di Maio sarebbe infatti toccata una tutela della Polizia e la regola che prevede che i nuclei di scorta siano formati da appartenenti a uno stesso corpo, avrebbe impedito di aggregare i due carabinieri campani di fiducia. La soluzione è stata trovata con un po’ di furbizia. Essendo Di Maio formalmente titolare di due dicasteri (lavoro e sviluppo economico) e facendo capo ai due ministri due scorte diverse (polizia di stato e carabinieri), il vicepremier ha provveduto a farsene assegnare una sola. Con personale dell’Arma, cui appunto aggregare i due angeli custodi da Pomigliano D’Arco. Come da richiesta.

La replica: «È una fake news»

Una risposta di Di Maio non si è fatta attendere. «Leggo – ha detto il vicepremier intervenendo a Rtl 102.5 – pregiudizi nel racconto dei media: oggi un quotidiano dice che mi sono scelto gli uomini della scorta. È una fake news. La scrive lo stesso giornalista che ho querelato anni fa. Le due persone che mi seguono non le ho scelte io ma mi sono state assegnate dai carabinieri».

(Ultimo aggiornamento alle 9.50 del 9 agosto. Foto da archivio Ansa: il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio nell’aula del Senato durante le dichiarazioni di voto finali al decreto legge Dignità, Roma, 7 agosto. Credit immagine: ANSA / GIUSEPPE LAMI)

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