Bologna, ci vorranno mesi per riparare il ponte: dopo la tragedia, l’incubo del traffico

Dopo la tragedia, la paralisi. A Bologna si faranno sentire per mesi gli effetti dell’incidente che ha coinvolto una autocisterna e che ha provocato una drammatica esplosione, il crollo di un ponte all’altezza di Borgo Panigale – svincolo di Casalecchio -, un morto e oltre 70 feriti. Per riparare l’infrastruttura che è venuta meno dopo l’esplosione – che si è fatta sentire anche sulle abitazioni e sulle attività commerciali dell’area – ci vorrà un tempo che, al momento, è difficile da calcolare.

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Bologna ponte crollato, le ripercussioni sul traffico

Così, alla paura e alla tensione delle scorse ore, si andranno ad aggiungere i disagi in quella che è uno degli snodi fondamentali per il trasporto su strada in Italia. Soprattutto nella stagione estiva, infatti, da lì si passa per arrivare sulla Riviera Romagnola, le attività economiche presenti nell’area hanno un volume industriale molto importante e, non dimentichiamolo, siamo alle porte di Bologna, una delle più grandi città italiane.

Proprio nel luogo dell’incidente c’è l’intersezione tra l’A1 e la A14 e, per chi viene da sud, il passaggio sul ponte crollato è fondamentale per accorciare il proprio percorso. Invece, come suggerito da Autostrade per l’Italia, già nella giornata di ieri si suggeriva di percorrere per un tratto la via Emilia, in direzione Milano, per poi rientrare nuovamente sulla A14. Una situazione che rischia di essere molto ingarbugliata, sia per chi viaggia, sia per i residenti a Bologna: il percorso alternativo predisposto da Autostrade, infatti, attraversa il centro cittadino e creerà non pochi disagi.

Bologna ponte crollato, un percorso alternativo che attraversa la città

Una sorta di gimcana e di serpentone di automobili e mezzi pesanti, proprio all’interno delle strade della città. Una situazione paradossale (ma di emergenza) che gli addetti ai lavori cercheranno di scongiurare a tutti i costi, ma che rischia di protrarsi per diverso tempo. La prefettura teme che ci vorranno mesi per ripristinare completamente un ponte che ha subito danni strutturali a causa delle elevatissime temperature raggiunte nel corso dell’esplosione.

I timori sono stati condivisi anche dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che ha affermato nella giornata di ieri: «Stiamo monitorando la situazione e abbiamo individuato soluzioni alternative: l’obiettivo è quello di garantire una circolazione accettabile in un tratto così importante per i trasporti del Paese». Tuttavia, già oggi è arrivato un parziale segnale di miglioramento della situazione: una carreggiata della A14 è stata riaperta nei due sensi di marcia, così come è stata riaperta anche la direzione sud della tangenziale. Ovviamente si tratta di un primo passo. La risoluzione complessiva della situazione sarà molto più delicata.

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