Camping River, al via le operazioni di sgombero contro il parere delle della Corte europea dei diritti dell’uomo

26/07/2018 di Enzo Boldi

Dall’alba di questa mattina è in corso lo sgombero del Camping River, il campo nomadi di via Tenuta Piccirilli, a Nord della Capitale. Proprio martedì la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) si era espressa contro questa operazione, ma le notizie che filtrano dal Campidoglio parlano di «motivi igienico-sanitari» dietro la decisione di non rispettare la sospensione imposta da Strasburgo.

LEGGI ANCHE > Roma, la Corte europea dei Diritti dell’uomo sospende lo sgombero del campo Roma

Immediata l’esultanza social di Matteo Salvini, che proprio ieri aveva incontrato la Sindaca di Roma Virginia Raggi per affrontare la questione sicurezza nella capitale. «È in corso lo sgombero del campo Rom Camping River di Roma – ha annunciato su Twitter il Ministro dell’Interno -. Legalità, ordine e rispetto prima di tutto!». La decisione di scavalcare il parere della Cedu – che aveva sospeso fino a domani qualsiasi tipo di operazione nel Camping River, dopo il ricorso portato avanti da tre abitanti del campo supportati dall’Associazione 21 luglio – è arrivata nella notte, con oltre 150 tra agenti della Polizia Locale e assistenti sociali del Comune, che sono da ore a lavoro all’interno del campo, proponendo soluzioni alternative ai residenti.

 

Camping River sgomberato per «motivi igienico-sanitari»

Le motivazioni che hanno spinto il Comune di Roma a non rispettare lo stop di Strasburgo sono le stesse citate nell’ordinanza di sgombero del campo firmata da Virginia Raggi martedì: «motivi igienico-sanitari». Per il momento non si registrano particolari tensioni tra forze dell’ordine e abitanti. Dai primi riscontri, sembrerebbe che una ventina di persone – sulle 150 presenti nella struttura – abbiano accettato una destinazione nelle strutture del allestite dai servizi sociali. Gli operatori dell’ufficio Rom, stanno illustrando le soluzioni – a medio e lungo periodo – alternative al campo, a cui gli occupanti del Camping River sgomberato potranno aderire entro il 30 settembre.

Camping River sgomberato, la rabbia dell’Associazione 21 luglio

«Ci troviamo di fronte ad una gravissima violazione del governo italiano di fronte alla Corte per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo – ha tuonato all’agenzia Lapresse il presidente dell’Associazione 21 luglio, Carlo Statolla -. Un precedente unico e gravissimo. Siamo in contatto con la Corte di Strasburgo e ci hanno confermato che non c’è stata alcuna retromarcia. Se le notizie sono confermate la situazione è senza precedenti. D’altronde dopo le parole di ieri del ministro dell’Interno tutto ciò non stupisce».

(foto di copertina: ANSA/ UFFICIO STAMPA COMUNE ROMA)

 

 

 

Share this article