Di Maio sulla Diciotti: «Salvini ha esagerato? Non me ne frega niente»

13/07/2018 di Redazione

Si aspettava la presa di posizione del Movimento 5 Stelle sulla questione dei migranti salvati prima dalla Vos Thalassa e poi portati dalla nave Diciotti della Guardia Costiera nel porto di Trapani. È Luigi Di Maio a rompere il silenzio sul tema nel corso della trasmissione Agorà su Raitre. Il ministro del Lavoro prende decisamente le distanze da Matteo Salvini, al quale riserva addirittura l’indifferenza: «Matteo Salvini ha esagerato con la sua posizione netta e radicale sulla Diciotti? Non me ne frega niente».

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Di Maio Diciotti, indifferenza per l’atteggiamento di Matteo Salvini

Strano che un rappresentante dell’esecutivo – da vicepremier a vicepremier – pensi di liquidare l’atteggiamento intimidatorio del suo collega scegliendo una formula del genere per commentare le sue parole e la sua linea d’azione. Tuttavia, Luigi Di Maio è deciso a far passare l’opinione del Movimento 5 Stelle sul tema: «Io credo che se il presidente è intervenuto bisogna rispettare le sue decisioni – ha detto riferendosi alla telefonata di Sergio Mattarella che ha sbloccato la situazione -. Bisogna dargli atto di aver risolto la questione grazie al suo interessamento».

Di Maio ha poi parzialmente giustificato Danilo Toninelli, il ministro delle Infrastrutture che per primo aveva parlato di ‘facinorosi’ e di presunte aggressioni all’equipaggio della Vos Thalassa da parte dei migranti: «Avevamo la preoccupazione che dovesse essere perseguito chi aveva commesso violenza sulla nave. Ma deve esserci un messaggio chiaro: i cittadini si aspettano che la giustizia trionfi sempre e in questi casi bisogna accertare che le persone siano individuate e perseguite. Ha competenza la magistratura, aggredire gli equipaggi non è accettabile». Tuttavia, bisognerà prima accertare se qualche illecito sia stato commesso. E la cosa non appare così scontata.

Di Maio Diciotti, i due bocconi amari del M5S

Il sospiro di sollievo nel Movimento 5 Stelle per la risoluzione della questione Diciotti è evidente. Anche se bisogna ingoiare, da parte loro, due bocconi amari. Registrare, cioè, ancora una volta l’inattività di Giuseppe Conte su qualsiasi questione che riguardi Matteo Salvini e dover far fronte all’esplosione mediatica della questione Diciotti proprio nel giorno in cui il Movimento 5 Stelle ha ricalcolato le pensioni degli ex parlamentari, un suo personalissimo cavallo di battaglia. Di cui, oggi, già non si parlerà più.

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