Brexit? Mayexit: si dimette anche il ministro degli esteri Boris Johnson

09/07/2018 di Redazione

Si è dimesso il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, terzo ministro in meno di ventiquattr’ore a lasciare l’esecutivo di Theresa May, in netta polemica con gli altri esponenti per aver scelto una uscita soft per la Brexit. Anche il capo del Foreign Office lascia in dissenso con la linea immaginata dalla premier per la futura relazione tra Regno Unito e Unione Europea, un piano considerato troppo ‘morbido’ perché contempla ancora l’unione doganale e il mercato unico.

Downing Street ha annunciato che a breve sarà fatto il nome del suo sostituto. Le dimissioni di Johnson, che da ore era rinchiuso con i suoi più stretti collaboratori, era nell’aria. Si tratta di una mossa volta a metter in difficoltà la premier che perde diversi pezzi del suo esecutivo.
Nella notte di ieri domenica 8 luglio si è dimesso il ministro per la Brexit, David Davis e il suo numero due Steve Baker.
Nella lettera David Davis accusa la “progressiva diluizione” della posizione del governo sulla Brexit e conclude dicendo alla premier May: “Magari risulterà che tu avevi ragione ed io torto; anche in questo caso tuttavia mi sembra che l’interesse nazionale richieda un ministro che appoggi entusiasticamente le tue posizioni e non una recluta riluttante“.

(Credit Image: © Ray Tang via ZUMA Press)

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